Carlo Ancelotti, ai microfoni Sky, chiarisce la questione “punizioni”. Da quella parte tocca a Milik, nessun problema con gli altri e nessuna polemica: “Le gerarchie sono chiare, a destra ci sono Milik e Mario Rui, dall’ altra prete Mertens ed Insigne, per cui, vista la posizione, toccava a Milik. Si tratta di un ragazzo serio che gestisce i suoi momenti con equilibrio. E’ una caratteristica un po’ di tutto il gruppo, certo, il colpo subito a Liverpool è stato forte, ma non ho dovuto vedere questa reazione per sapere che il gruppo è di quelli che reagisce. Ho scelto questa formazione perchè volevo mettere dei giocatori più freschi, avevo bisogno di intensità, ed ho lasciato qualcuno fuori. La mia è una squadra di prospettiva, sta facendo bene, ma può fare meglio, è competitiva in campionato, lo è stata in Champions e vuole esserlo anche in Coppa Italia ed Europa League. Una finale con Sarri sarebbe un sogno per il Napoli, ma per arrivarci ci sono diversi step, ma possiamo essere molto competitivi nella manifestazione. La società in cui lavoro è seria e con programmi di lavoro precisi e che condivido. Non si esalta o si deprime per una partita persa. Qui si lavora molto bene”