Il punto della situazione – di R. Muni: “Il turnover che mette tutti d’accordo”

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La vittoria del Napoli per 4 a 0, ottenuta contro il Frosinone, ha fornito molte indicazioni nonostante l’impegno sulla carta piuttosto semplice. Innanzitutto, gli esordi stagionali di Meret, Ghoulam e Younes, quest’ultimo solo per un quarto d’ora. Tra tutti, ha giganteggiato il terzino franco-algerino che ha sfiorato un gol e sfornato entrambi gli assisti per la doppietta di Milik. Rivederlo in campo, dopo un anno dal terribile infortunio subito, è stato di per se un grande sollievo; ammirarlo in grande forma, come se non fosse stato fermo per dodici mesi, è stata la notizia più bella per tutti i tifosi napoletani. Bentornato Fauzi! Nello scampolo di partita, il tedesco Younes ha lasciato intravedere buone doti, che potranno tornare senz’altro utili alla squadra di Carlo Ancelotti mentre Meret è stato poco più di uno spettatore non pagante. Ogni valutazione per i due giovani azzurri è rimandata ad impegni più probanti. Un ritorno, quello di Ghoulam, due esordi assoluti, di Younes e Meret, gli innesti di Luperto e Ounas sono state le mosse del turnover di mister Ancelotti che, questa volta, ha messo tutti d’accordo. Ha funzionato eccome il Napoli inedito schierato dal tecnico di Reggiolo. Turnover necessario in vista della sfida dell’Anfield Stadium. Da applausi il gol di Ounas, di quelli che se lo avesse realizzato un calciatore a strisce se ne parlerebbe per settimane. Non solo un gol da cineteca ma una partita di livello assoluto per uno degli azzurri più discussi. Finalmente si è rivisto lo Zielinski dei tempi migliori. Quando la mezz’ala polacca capirà di avere doti tecniche fuori dal comune, assisteremo ad un autentico fenomeno. Infine Arek Milik che con la doppietta di sabato ha raggiunto i suoi colleghi Mertens e Insigne a quota sette reti. Ventuno gol in tre, per la cooperativa del gol di Ancelotti; d’altronde, se non puoi permetterti di avere un bomber da trenta reti, l’alternativa è dividersi il compito in parti uguali. Chiosa finale per il Bari, squadra di proprietà della famiglia De Laurentiis che è sbarcata in Campania, per una sorta di derby presidenziale. Allo stadio San Ciro di Portici, i biancorossi hanno fatto valere il loro tasso tecnico superiore che li pone al comando del girone I. Un volenteroso Portici si è dovuto piegare allo strapotere degli ospiti che hanno vinto con un 3 a 0 che non ammette repliche.

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Riccardo Muni
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