I due stop, incredibilmente sfortunati e complicati da gestire, sia fisicamente che emotivamente, ne hanno condizionato il suo periodo napoletano. E non poteva essere diversamente in questi primi tre mesi della stagione in corso. Alti e bassi per Milik che si è alternato con Mertens al centro dell’attacco, mentre Insigne è stato quasi insostituibile, a parte Udine e l’inizio in panchina con il Sassuolo. Una stagione importante, questa, per Milik, cosa che lui non può non sapere. Tra la fine del 2016 e il 2017 la rottura, per due volte, del crociato, avrebbe limitato chiunque, ma se questi infortuni gravi ne hanno frenato il rendimento, quest’anno per lui può essere quello della rinascita: il club crede fermamente in lui e di recente lo ha confermato il presidente De Laurentiis. Il tecnico Ancelotti anche nelle fase in cui non arrivavano i suoi gol sottolineava l’importanza del suo contributo alla fase offensiva.
Il Mattino