Cavani al Napoli? E’ come se Mertens, Insigne, Milik fino ad oggi non avessero contato nulla!

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Come se Insigne non bastasse, come se Mertens non valesse niente, come se Milik non contasse. Come se – soprattutto – gli anni di Sarri non fossero mai esistiti. Gli anni in cui lui, il Matador, non c’era: ma che sono serviti a costruire una squadra che di gol ne ha realizzati a decine, e di punti ne ha accumulati centinaia. Gli anni senza un vero bomber (Higuain fuggito, Milik infortunato) in cui il Napoli è definitivamente diventato grande: un piccolo miracolo di forza e di bellezza, di spavalderia e sicurezza su cui non a caso Ancelotti ha lavorato in continuità, tenendosi in sapiente equilibrio su un filo allo stesso tempo forte e sottile.
Il Napoli è cresciuto e si è rafforzato, in questi anni, attraverso l’innesto intelligente di nomi nuovi che qui sono esplosi diventando campioni: l’innesto invece di una primadonna, un campione consumato abituato ad avere l’intera squadra al suo servizio, potrebbe paradossalmente rivelarsi un boomerang. Non vogliamo certo rubare il mestiere ai tecnici, né i sogni ai tifosi. Ma in generale, nella vita vince chi guarda avanti, chi si apre ad esperienze nuove. I ritorni di fiamma, per quanto romantici, rischiano soltanto di lasciare scottature. Fonte: Il Mattino

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