Il dibattito su Juve e Napoli, la suggestione e la sudditanza psicologica, il potere e l’influenza del club bianconero sugli arbitri, la Var arrivano fino alle aule universitarie. Ne parla Guido Clemente di San Luca, docente di diritto amministrativo presso la Seconda Università di Napoli, nel libro «Campionato di calcio e stato di diritto» (Editoriale Scientifica, pagg. 132, euro 12). Un’esagerazione? «No. Il fenomeno calcio ha assunto enorme rilevanza sociale ed economica, con riflessi giuridici che vanno analizzati con serietà perché rappresentano un prezioso indicatore di quanto sta accadendo nella società e nelle istituzioni», avverte il professore. Il libro sarà presentato venerdì 23, alle ore 15.30, presso l’Università Suor Orsola Benincasa con gli interventi del presidente del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi, del presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone e del professore Amerigo Restucci, già rettore dell’Università Iuav di Venezia. E poi lo scrittore Maurizio de Giovanni e i rettori Lucio d’Alessandro (Suor Orsola Benincasa), Alberto Carotenuto (Parthenope), Filippo De Rossi (Sannio) e Giuseppe Paolisso (Luigi Vanvitelli).
La pressione dei potenti – è la sintesi del ragionamento – vale nel calcio come nella vita, pur riconoscendo alla Juve la forza del suo organico e dei suoi fatturati e ammettendo il calo accusato dagli uomini di Sarri in alcune partite, in più, è evidente che «un corretto utilizzo del Var avrebbe potuto sovvertire l’esito delle partite e del campionato».
Il Mattino
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