Max Esposito: «Il Napoli mi ha stupito, Ruiz che colpo»
Massimiliano Esposito: «Ancelotti potrebbe davvero migliorare il lavoro di Sarri"
Stupito per il percorso fin qui intrapreso dalla formazione di Ancelotti è Massimiliano Esposito, ex calciatore del Napoli, spesso presente a Dimaro per seguire il ritiro estivo degli azzurri: “Non mi aspettavo che il Napoli riuscisse subito a confermare il secondo posto” afferma Esposito, spiegando nel dettaglio le sue iniziali, e poi sfumate, perplessità.
Perché è stupito per l’attuale secondo posto? “Pensavo ci potesse essere qualche ‘sbandamento’ e difficoltà iniziale per il cambio d’allenatore, invece Ancelotti ha confermato ancora una volta di essere un grande tecnico con una grande mossa”.
Quale? “Fa ruotare tutta la rosa in modo eccezionale e questo non solo produce punti, ma permette ai calciatori di mantenere alto l’entusiasmo e, soprattutto, li preserva fisicamente in vista del futuro. Alternandoli di volta in volta, Ancelotti se li ritroverà riposati nella seconda parte di stagione, quella decisiva, quando bisognerà raggiungere i vari obiettivi”.
Fabian è la vera sorpresa tra i nuovi acquisti? “Direi proprio di sì. Inizialmente lo vedevo ‘macchinoso’ nei movimenti, poi è venuto fuori alla grande. In poco tempo ha metabolizzato i metodi di lavoro di Ancelotti ed è riuscito ad inserirsi in gruppo. Il gol che ha realizzato contro il Genoa, per com’è stato costruito, non è casuale”.
A proposito di Genoa-Napoli: in quella partita ha deluso, ancora una volta, Milik… “Le sue difficoltà sono di natura psicologica. Non dobbiamo mai dimenticare, quando si parla di lui, i due infortuni che ha subito. Quand’è rientrato, poi, s’è trovato davanti uno strepitoso Mertens, un attaccante completamente diverso che in poco tempo è diventato indispensabile, segnando tantissimi gol. Ma sono convinto che Milik, che ha qualità importanti, possa rivelarsi utile: è pur sempre unico, nel suo genere, per caratteristiche”.
Tra una settimana esatta, alla ripresa del campionato, il Napoli sfiderà il Chievo Verona che non è più di Ventura… “Ma su di lui cos’altro possiamo aggiungere? Se affondi in quel modo con la Nazionale devi farlo anche col Chievo. Il suo comportamento è stato ancora una volta inspiegabile”.
Il Chievo, dove ha giocato nel 2002, resta ultimo… “Ha pagato l’handicap della penalizzazione che li ha condizionati soprattutto mentalmente. Teoricamente, però, c’è ancora tutto il tempo per recuperare terreno”. Fonte: Il Roma