CdS Campania – “L’ I N T O C C A B I L E”. E’ un Napoli nel segno di Kolulibaly

Koulibaly c’è sempre. Come il centrale del Napoli solo il connazionale Salif Sané dello Schalke e il laziale Acerbi

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Kalidou Koulibaly ha fermato Salah, Neymar, Mbappé e un’altra lunghissima serie di attaccanti, ma soprattutto ha marcato anche Ancelotti. Proprio così: lui, e soltanto lui nel Napoli, è riuscito nell’impresa di non essere mai contemplato nell’ormai famosissimo turnover di Carletto. Kalidou, però, è una macchina perfetta: un colosso, un atleta formidabile, un difensore implacabile; per molti addirittura il più forte del mondo. In un solo concetto: un uomo imprescindibile. Lo confermano anche i numeri: 16 partite su 16, tra il campionato e la Champions League, e soprattutto 1440 minuti. Ovvero: finora ha sempre giocato e sempre dall’inizio alla fine. In Italia, come lui, soltanto il difensore della Lazio, Francesco Acerbi, mentre in Europa c’è anche Salif Sané, suo collega di reparto in nazionale senegalese che con lo Schalke ha disputato una partita in più (17). Sono gli unici tre ad avere collezionato il 100% del minutaggio stagionale. Con tutto il dovuto rispetto nei confronti degli altri, però, Koulibaly è da copertina, e non è un caso che il suo nome figuri tra i candidati all’African Golden Ball 2018. Valore di mercato? In rialzo continuo e di certo superiore ai 100 milioni di euro. Con una postilla: il Napoli non ha alcuna intenzione di cederlo. 

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