Il punto della situazione – di R. Muni: “Cinque motivi per sorridere”
Il Napoli ha dato ufficialmente inizio alla giornata di campionato numero undici, con una goleada a cui hanno partecipato tutti gli attaccanti schierati da Carlo Ancelotti. Contro l’Empoli, il cui nome riporta alla memoria il triennio sarrista, ha aperto le danze il solito Lorenzo Insigne, sempre più a proprio agio nelle aree di rigore avversarie e bomber di livello assoluto, per la prima volta da quando veste la maglia azzurra. Tuttavia, il mattatore della serata napoletana è stato Dries Mertens che con tre gol, frutto di altrettante prodezze balistiche, ha prima raggiunto e poi superato un certo Careca nella speciale classifica dei bomber azzurri. Suggestivo il balletto del folletto belga che emulava quello famigerato del bomber carioca. Un’altra nota positiva è il ritorno al gol di Milik, a digiuno da alcune giornate e troppo frettolosamente messo in discussione da una certa parte di opinionisti e tifosi. Carlo Ancelotti continua a fare esperimenti, complice i tanti impegni ravvicinati, facendo sentire tutti i suoi calciatori coinvolti nel progetto tecnico ed evitando di portare alcuni elementi in debito di ossigeno. Contro la squadra azzurra di Toscana, il tecnico di Reggiolo ha schierato una linea di centrocampo formata da Rog e Diawara interni con Fabián Ruiz e Zielinski sulle fasce e rinunciando contemporaneamente ad Allan, Callejón e capitan Hamsik. Qualche lieve flessione si è vista e non poteva essere diversamente. Una di queste, ha dato il via al gol dell’Empoli, unica nota stonata del venerdì sera. Tuttavia, sono proprio le partite contro le cosiddette piccole quelle ideali per fare esperimenti a rischio ridotto e per attuare massicce dosi di turnover. In classifica non è cambiato niente, poiché hanno vinto sia la Juve, che mantiene il primato con sei lunghezze di vantaggio, sia l’Inter che ha risposto alla roboante vittoria del Napoli per 5 a 1, con altrettanti gol. Napoli ha cinque buoni motivi per sorridere e guardare ai prossimi impegni con la giusta serenità e la consapevolezza di essere ad un soffio dal definitivo salto di qualità. Il mondo del calcio italiano, viceversa, che rappresenta lo specchio della società in cui viviamo, ne ha qualcuno in meno. Fa discutere e indignare, infatti, che la tifoseria nerazzurra abbia festeggiato la vittoria della sua squadra con cori beceri e razzisti nei confronti di Napoli. Qualche giornalista indipendente e onesto intellettualmente ha stigmatizzato senza mezzi termini l’episodio. Quando verrà dato maggiore risalto a questi episodi e si infliggeranno punizioni esemplari, allora e solo allora potremo affermare di aver compiuto un passo avanti verso la civiltà. Purtroppo, questo momento è ancora troppo lontano. Al momento, prendiamo atto che nemmeno i gravi fatti di Roma di quattro anni fa sono serviti per una presa di coscienza vera, preludio indispensabile per debellare il problema.
Riccardo Muni