Per Savoldi “gli opposti si attraggono”, Mertens verso Careca
Dries e Antonio non rappresentano esattamente lo stereotipo dell’attaccante da area di rigore. Nessuno dei due ha le caratteristiche del classico numero 9, pur avendo ognuno le proprie peculiarità. «Hanno caratteristiche diverse, ma entrambi hanno grandi qualità e avrebbero anche potuto giocare insieme, perché sono complementari», spiega Beppe Savoldi, un altro che di gol con la maglia del Napoli ne ha segnati tanti (77 totali). E infatti una delle prime differenze tra Careca e Mertens è quella fisica. Il belga è il classico brevilineo che fa del dribbling e della rapidità i suoi punti forti, mentre il brasiliano è uno che preferiva sfondare le difese con la sua fisicità. Esplosivo. Sopratutto quando si trattava di entrare in area e far valere la sua forza. «Ma è difficile fare confronti e paragoni anche perché parliamo di ere geologiche diverse del calcio», continua Savoldi. «Careca aveva qualità tecniche enormi e una velocità superiore a quella di Mertens. E poi noto anche una differenza tattica: il belga parte defilato mentre Careca agiva centralmente. Questo vuol dire anche che il brasiliano subiva una marcatura più serrata da parte dei difensori centrali». Fonte: Il Mattino