Poker di Maradona, l’artrosi non lo ferma, vincono i suoi Dorados

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Non corre Maradona. Cammina con l’aiuto di una stampella, ma non è certo una artrosi che lo può fermare. Sabato infatti i suoi Dorados hanno conquistato la quarta vittoria consecutiva (quinta della sua gestione) battendo i Tampico Madero 2-1, e da quando El Pibe de Oro è sbarcato a Culiacan, tra standing ovation e critiche feroci, la squadra ha ottenuto 15 dei 18 punti disponibili. Ora, abbandonato l’ultimo posto in graduatoria, i Dorados de Sinaloa si sono portati in settima posizione, vicinissimi a qualificarsi per i playoff dell’Ascenso MX, la seconda serie messicana. Infatti per centrare la fase finale basta ottenere un punto nelle prossime due partite. Ma per arrivare alla serie A del Messico, il traguardo di Maradona, ce n’è ancora di strada da fare: i Dorados dovranno conquistare almeno uno dei due ‘tornei corti’ in programma e quindi battere in finale la vincitrice dell’altro, oppure, per una promozione diretta, vincerli entrambi.  

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UN ALTRO DIEZ

A trascinare i Dorados, oltre a Maradona in panchina, un altro 10, Vinicio Angulo, trentenne attaccante ecuadoriano, che è anche il capocannoniere del torneo con 7 gol (a pari merito con Nicolas Ibañez dell’Atletico de San Luis). «Con Diego la squadra è cambiata – ha ammesso Angulo – e personalmente mi ha dato fiducia». E il Pelusa, che come regalo di compleanno vorrebbe vedere il nipotino Benjamin, cosa dice? «Penso solo ai Dorados e ai tifosi che ci vengono a sostenere. Ma ancora non abbiamo vinto nulla».

Fonte: CdS

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