Da Mazzarri ad Ancelotti, l’evoluzione del Napoli
Il laboratorio Napoli che Mazzarri ha lasciato in eredità al termine del suo ciclo è stato poi ricostruito da Rafa Benitez nel 2013 attraverso un mercato di elevatissima qualità (oltre ai reduci attuali, inseriteci anche Reina e Higuain), è passato dalla prima fase, quello della europeizzazione, a quelle successive, nelle quali un ruolo ha avuto De Laurentiis con le scelte e uno prima Sarri e poi Ancelotti ognuno con la personale filosofia, con la rispettiva cultura, con le conoscenze e l’ispirazione, le più ampie e diverse. È stato come piantare un seme e poi accorgersi della germogliazione d’un calcio sempre più accattivante, esteso, composito, una colata di interpretazioni che da Benitez a Sarri ad Ancelotti è approdato sino a Mancini: è un concentrato di fosforo che s’è spalmato lungo le strade del calcio, però partendo dal made in Napoli, una griffe per l’Italia. Fonte: CdS