M. Bolognino: “Con il Napoli di Ancelotti stiamo vedendo gioco, qualità e una continuità importante”

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Massimo Bolognino, pluricampione mondiale di calcio da tavolo, è stato intervistato in esclusiva da “ilnapolionline.com” all’evento Campus 3s sul lungomare partenopeo.

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Ecco cosa ha detto:

Ci vuole raccontare che cosa pensa di questa giornata, del Campus e di ciò che fa? “Come ogni anno presenziamo anche noi a questo evento, al quale io tengo in maniera particolare, avendo io vissuto in prima persone le fatiche dei genitori che seguivano i ragazzi con una malattia. Partecipazione personale, ma anche come squadra di calcio da tavolo, riconosciuta a livello internazionale. Nel mondo del calcio da tavolo siamo paragonabili ad un Barcellona o ad un Real Madrid nel mondo del calcio. Oggi daremo una mano facendo conoscere e giocare il nostro sport”

Come si prospetta il calendario prossimo del vostro sport? “Adesso siamo in periodo di ripresa. A fine mese avremo la coppa dei campioni a Palma De Maiorca, la prossima settimana, 13-14 ottobre, faremo il Gran Premio Internazionale d’Italia Città di Napoli al Centro Polifunzionale di Soccavo. Ci sarà presenza importante di squadre italiana del sud, in particolare dalla Sicilia tre squadre, Perugia e Fiamme azzurre Roma, e del nord poche perchè sanno che siamo tra i migliori e il livello alto. Anche stranieri da Malta Grecia e Spagna. Non il flusso che ci aspettavamo visto il calendario pieno di impegni e vista la mancanza di sponsor importanti come il calcio, qui infatti ci autofinanziamo il più delle volte. La partecipazione è dovuta alla presenza anche del Campione del Mondo Open Matteo Ciccarelli, e il Campione under 19 Marco De Vito che gioca con noi.
Nel vostro sport chi potrebbe essere il Carlo Ancelotti del gruppo, il tattico-stratega? Diciamo che potrei essere il despota in questo caso, visto che sono il presidente, capitano e giocatore e molte decisione le prendo io. Il subbuteo è un gioco individuale, uno contro uno, ma quando si gioca a squadre su quattro tavoli ogni singolo deve gestire la sua gara, e in fase di tattica iniziale devi trovare gli elementi giusti per affrontare il tipo di avversario che hai avanti a te. La partita è sempre individuale ma devi evitare di perdere con molti gol di scarto e se possibile meglio non perdere proprio (ride, ndr)”

Siete un gruppo collaudato che gioca da tempo insieme? “Si, in questo momento però rispetto ad anni passati dove ci sono stati i migliori giocatori stranieri che sono passati qui a Napoli, ci stiamo concentrando su di un gruppo di napoletani e un gruppo di stranieri. I ragazzi sono frutto di un bel lavoro gratuito fatto nel Centro Polifunzionale a Soccavo, dove c’è una scuola gratuita che opera di sabato. Marco De Vito e il campione mondiale under 19 e il giocatore più giovane ad esordire in Serie A a 13 anni e il più giovane a vincere la Coppa dei Campioni a 14 anni e mezzo. I frutti del nostro settore giovanile si vedono”

Che ne pensa di questo Ancelotti che ha spiazzato a livello tattico il Liverpool di Kloop? “Io dall’inizio ho sempre detto di dare tempo, ci sono cose buone che si stanno vedendo piano piano. Non c’è ancora la continuità, ma anche con Sarri abbiamo visto dopo un periodo di prova il suo calcio. La cosa che mi ha fatto più piacere ieri sera (ndr)è stato il fallo di Milner su Allan che mi ha ricordato il fallo di Sergio Ramos su Mertens quando il Napoli vinceva 1-0 a Madrid. Sono quei falli che i grandi giocatori fanno per dire all’altra squadra che non è cosa e lì ho avuto paura, ma poi ho visto un giocatore del Napoli fare un fallo simile e ho capito che c’era la voglia di combattere fino alla fine. Abbiamo visto gioco, qualità e una continuità importante”

Intervista a cura di Raffaele Trematerra

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