Carratelli: “Banti. Scapricciatiello mio, vatténne a casa” 

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L’opinione di Mimmo Carratelli sul CdS:

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“I gobbi cantano, i drughi urlano, “simili a degli eroi, abbiamo il cuore a strisce”. Guizzano le luci nel tinello della Juve. Sciama sul campo la squadra di tutte le vittorie. Hanno vinto i ciclopi di Allegri sugli ulissidi di Ancelotti.
Ma l’inizio era stato fantastico. Il palo di Zielinski e il gol di Mertens inchiodavano l’Allianz a un silenzio sepolcrale. Dieci minuti di grande Napoli, troppo poco per vincere. Poi è montata l’onda bianconera. Superiorità fisica e non solo.
Il Napoli, rimontato, ha resistito. Anche coraggioso in dieci dopo l’espulsione di Mario Rui, ma sfuggiva a Callejon la palla del 2-2 quattro minuti prima della mazzata decisiva di Bonucci.
Ronaldo non ha segnato, ma è stato decisivo in tutti e tre i gol della Juve. Due abat-jour in campo. Insigne soprattutto. Luce fioca. Mentre la debole luce di Dybala si è accesa col guizzo che portava al secondo gol bianconero e con lo strappo che costringeva Mario Rui al fallo (secondo giallo, fuori).
In inferiorità, il Napoli ha avuto lo spirito giusto per non arrendersi. Sugli spalti i mille tifosi azzurri cantavano a squarciagola oje vita mia. Tutto molto commovente, mentre la Juve macinava il suo pratico, brutto gioco. La squadra di Allegri vinceva di forza sciabolando palloni lungo tutto il campo. Il Vesuvio lava? Il vibrione vive? Il sapone è finito? Non aveva importanza. La partita prendeva il suo corso naturale.
Alla fine non c’era che da inchinarsi. Felicissima sera a tutte ‘sti signure juventine e a chesta cummitiva bianconera d’uommene belle e femmene d’agnelle”. 

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