De Laurentiis: «Della Juve non parlo: sono scaramantico». Poi ennesima frecciatina a Sarri
Il presidente De Laurentiis dopo una riunione tecnica sul San Paolo andata in scena ieri a Napoli nella sede dell’Aru, l’Agenzia regionale per le Universiadi Un pezzo del cuore di Carlo Ancelotti, il fuoriclasse del presidente: «L’ho scelto io: è come se fosse un amico di vecchia data». Amici miei. «Ora non è che ci sia una gestione diversa, diciamo che c’è una gestione della rosa come deve essere».
Un abbraccio a Carletto, il re dei cambi, e una frecciata, l’ennesima, a Sarri. «Ancelotti è stata una mia scelta: è una persona poliedrica che non ti stanchi mai di frequentare. E’ come se fosse un amico di vecchia data perché fa parte del club. Di quelli che hai sempre frequentato, come tipologia di persona».
Chiuso il capitolo allenatori, sotto con la grande sfida dello Stadium. Una partita carica come mai di significati che, sebbene De Laurentiis non ne voglia sentir parlare, offrirà al Napoli anche la possibilità di agganciare i campioni d’Italia in vetta alla classifica. O quantomeno di tenere invariate le distanze: al momento i bianconeri sono in testa a punteggio pieno con 18 punti, 3 più degli azzurri. «Ripeto: sono scaramantico e non parlo della Juventus. Dico solo una cosa: andiamo a Torino tranquilli, sereni, ed esprimiamo il nostro gioco intelligente. Mi aspetto una partita ben giocata da entrambe le squadre. E vinca il migliore».
Argomento caldissimo, soprattutto alla luce degli innumerevoli cambi operati da Ancelotti in questo primo scorcio di campionato, è la formazione che oggi sfiderà Ronaldo e compagni. «Dite che ogni volta è un rebus? E meno male, altrimenti Malcuit quando lo avreste potuto valutare. Mai». Altra stoccata a Sarri.«Visto che furia l’altro giorno? Ha dimostrato di essere valido anche se opposto a una compagine di poca forza». Il Parma. «Lo stesso discorso, comunque, vale per Zielinski e Fabián Ruiz: tutti giocatori che stiamo sperimentando e che stanno dando risposte importanti».
Fonte: CdS