La superstella in attacco è Cristiano Ronaldo. L’asso portoghese è il colpo della Juve per fare la differenza in Champions League ma anche per vincere ancora in Italia. Cr7 è l’uomo che sposta gli equilibri anche se in queste prime sei giornate non è riuscito ancora a fare la differenza alla sua maniera. Tre reti comunque fondamentali per due successi sofferti della Juventus. La doppietta realizzata con il Sassuolo e il gol che ha sbloccato nel finale la partita contro il Frosinone.
Il più in forma della squadra di Allegri in quest’inizio di stagione è Bernardeschi, già due reti e fondamentale per creare superiorità numerica. Dybala si è sbloccato contro il Bologna con il gol d’apertura e ha ritrovato fiducia. Mandzukic è una garanzia per impegno e spirito di sacrificio, fondamentale la sua capacità di aprire varchi per i compagni: il croato al momento opportuno sa anche colpire direttamente e fare breccia con la sua forza fisica.
Il bomber di Ancelotti è Insigne: cinque gol in sei partite. Decisiva la mossa del tecnico di spostarlo dalla posizione di esterno sinistro al centro dell’attacco, laddove può agire tra le linee e colpire. Il napoletano sgravato da compiti difensivi può sfruttare la maggiore lucidità in zona tiro per far gol e disegnare assist decisivi. L’unico, insieme a Koulibaly, sempre presente: insostituibile per le sue caratteristiche e la sua qualità tecnica: Lorenzo sarà l’uomo chiave per il big match di sabato con la Juventus.
Funziona la formula delle due punte, soprattutto l’intesa dell’attaccante di Frattamaggiore con la torre Milik, i due straordinari protagonisti del successo sul Parma. Il polacco ha forza fisica ma anche qualità nel fraseggio nello stretto, importante anche per il morale la sua doppietta di mercoledì sera al San Paolo. L’alternativa tattica è rappresentata da Mertens, il centravanti leggero che con la sua rapidità può rappresentare un’arma in più importante anche in versione di assist man.
Fonte: Il Mattino