Questione attacco, Agata: «Inglese salvatore della patria, poi…»

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Intervenuto nel salottino radiofonico di “Un Calcio alla Radio”, la penna de “Il Mattino” Gianluca Agata ha parlato di Inglese, dell’attacco del Napoli e del prossimo match:

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«Ancelotti ci ha abituato ad una squadra che si misura un po’ sugli avversari. Leggevo dalle probabili formazioni l’inserimento di Milik, anche perché forse vorrà fare una partita più chiusa rispetto a quella col Torino contro il quale serviva velocità. Milik? Inglese doveva essere il salvatore della patria, poi successivamente è cambiato tutto. Se questo mercato è stato fatto, è stato fatto con l’avallo di Ancelotti. Tutti all’inizio avevamo detto che il Napoli avesse bisogno di un altro attaccante e, invece, Ancelotti ci sta dimostrando che li sta utilizzando tutti. Callejon? Si pensava fosse un giocatore ai margini della rosa e in cui Ancelotti non credeva. Significa che il Napoli ha una rosa grossa che può alternarsi e ha un allenatore che sfrutta tutti i giocatori e tutte le sue caratteristiche. Insigne? Sembra che sia avvenuto il contrario dai tempi di Benitez, che gli chiedeva di tornare indietro e aiutare a coprire. In questo momento, giocando negli ultimi venti metri e badando di meno alla fase difensiva, riesce ad arrivare in maniera più lucida sotto porta e questo fa segnare gli altri e fa segnare lui. Dialogo Insigne-Mertens perfetto? È vero. Anche con Callejon ha una grande intesa. Insigne è un leader che prende il Napoli per mano e con tutti i giocatori ha un grande dialogo. Ciciretti? Se pensiamo che l’Inter è stata affondata da un ex c’è da aver paura (scherza ndr). Tutti i giocatori vogliono fare il meglio possibile. Ogni giocatore sa che deve dare il massimo perché la sua carriera passa da questo».

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