M. De Giovanni: “Sindaco e Presidente, chi paga questa querelle sono i tifosi napoletani. Noi dovremmo cominciare ad alzare la voce su una cosa”
A “ Un Calcio Alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello in onda su Radio CRC TARGATO ITALIA è intervenuto lo scrittore Maurizio De Giovanni: “ Speriamo che l’Avellino venga ripescato perché lasciare la serie B a diciannove squadre è un insulto. De Laurentiis come un “ Nerone moderno”? Sarebbe difficile trovare l’assassino tra lui e De Magistriis (scherza n.d.r.). Chi paga questa querelle sono solo i tifosi napoletani. Noi dovremmo cominciare ad alzare la voce su una cosa: “Il Napoli è la squadra di Napoli”. Il Napoli ha uffici a Roma, si allena in un’altra città, non si fanno presentazioni in città. Andare a giocare fuori a Bari o a Melito, che comunque è un comune a sé, vorrebbe dire portare via, di fatto, il Napoli da Napoli. So che il San Paolo è un impianto fatiscente e vecchio, ma è lo stadio di questa città. Napoli è l’unica grande città ad avere una sola squadra e perciò la squadra ha un grande valore identificativo sui cittadini. Pensare ad un Napoli così fuori dalla città è un grande dolore. Dovremmo ricordarlo al sindaco e al presidente. Bagnoli posto ideale per un nuovo stadio prettamente calcistico? Sarebbe perfetto sia lì che a Napoli est, ma servirebbero investimenti importanti. Secondo me non lo si vuole fare. Come può ripartire il calcio italiano? Il calcio italiano è allo sbando. La nazionale continua a fare brutte figure. La B ha i suoi problemi e sono partiti con sole 19 squadre. La serie C non è partita affatto. Bisogna cambiare la mentalità dell’intero movimento che pensa solo a spartirsi la torta