La linea a quattro difensiva non è stretta come l’anno scorso e si vede! Tre tiri tre gol
Tre tiri nello specchio della porta, tre gol subiti da Ospina a Genova contro la Samp, la doppietta di Defrel e la magia di tacco di Quagliarella. Si è ripetuta la stessa storia del match con il Milan al San Paolo: il portiere colombiano ha subito due reti in occasione dei primi due tiri nello specchio della porta dei rossoneri, il primo di Bonaventura e il secondo di Calabria. Stessa sorte è toccata a Karnezis contro la Lazio: gol al primo e unico tiro nello specchio di Immobile. Un problema grosso, Ospina ci ha messo del suo soprattutto sul gol di Bonaventura ma ovviamente le responsabilità non sono soltanto dei portieri, uno dei problemi di quest’inizio di stagione, cominciata male con l’infortunio di Meret il secondo giorno di ritiro a Dimaro. La linea a quattro difensiva non è stretta come l’anno scorso e non è sempre perfettamente allineata come in occasione della seconda rete di Defrel. Troppa libertà al tiro concessa agli avversari anche perché i quattro difensori, senza il dovuto filtro dei centrocampisti, sono troppo spesso esposti agli uno contro uno: automatismi ancora da perfezionare perché il modo di difendere con Ancelotti è cambiato rispetto alla metodologia di lavoro di Sarri. C’è un dato, però, che mette i due tecnici sullo stesso piano: anche l’attuale allenatore del Chelsea nelle prime tra partite con il Napoli subì sei reti. Fonte: Il Mattino