La verità è che bisogna decidersi a seppellire il gioco di sir Maurizio da Figline Valdarno. Anche perché quel Napoli la c’è ma è come se non ci fosse. Manca prima di tutto Reina. Era Pepe a guidare la difesa e a registrarla quando non funzionava. Parlava, parlava, parlava e tutti lo stavano a sentire. Il povero Ospina si è trovato buttato nella mischia appena arrivato e ha subito cinque gol in due partite. Va detto che è stato anche sfortunato. Quasi tutte le reti erano imprendibili. Avrà anche la sua esperienza ma Reina era un numero uno completo. Se si va un po’ più avanti ci si rende conto che Jorginho serviva come il pane. Non solo in fase di impostazione ma anche in quella di copertura. L’italobrasiliano
ha seguito il maestro al Chelsea ed è molto contento. Fonet: Il Roma