CdS Campania – “Teatro San Carletto!”. Ancelotti da «perdente di successo» a vincente globale
Dal doppio, beffardo, secondo posto in campionato con la Juventus (1999-2001) alla conquista dell’Europa e del mondo (4 Champions, 2 Coppe Intercontinentali, 1 Mondiale per club, 5 Supercoppe d’Europa) spalmate nella sua incredibile carriera di calciatore e allenatore. Carlo Ancelotti deve molto non solo al Milan ma anche a Milano. Una città che, però, non ha mai amato fino in fondo, ma che ha contribuito alla sua crescita professionale e manageriale. «Carletto» (trasformatosi in Carlo Magno dopo 13 anni milanisti, 5 da calciatore e 8 da allenatore) ha vissuto due epoche ben distinte in una città che continua tuttora a cambiare (in meglio) che, però, non è mai riuscita a sostituire nel suo cuore l’adorata Roma, dove ha sempre ammesso di aver lasciato cuore e anima. Infatti non c’è traccia di dialetto milanese nelle sue esterenazioni pubbliche. Piuttosto in lui ha sempre prevalso il «romanesco». Ha poi imparato inglese, francese, spagnolo e tedesco, ma di «uè» non ci sono tracce… Fonte: CdS