Ancelotti parla apertamente di scudetto, Sarri quella parola neanche sotto “tortura”

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Questione di personalità e ambizione. Per questo Carletto parla serenamente di scudetto, parola che Sarri non pronunciava neppure sotto tortura. Si dice speranzoso, Ancelotti, in una intervista che oggi andrà in onda su Dazn «di portare il Napoli sul gradino più alto». Insomma, il tecnico di Reggiolo è fiducioso che quel poco che è mancato per raggiungere l’Everest dello scorso campionato, potrà essere colmato in questo. Domani per Re Carlo sarà il giorno delle celebrazioni da allenatore del Napoli, il suo esordio. Le sue parole a Dazn

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«Il fatto di venire a Napoli era prima di tutto il fatto di voler tornare in Italia e parlare italiano. In secondo luogo mi ha convinto il progetto della società. La squadra ha tanta qualità, non ha raggiunto il gradino più alto, ma vi è molto vicina. Spero con le mie capacità di riuscire a portarla sul gradino più alto. Gattuso a livello caratteriale è sempre lo stesso. Lo si capisce da come gioca la sua squadra: attenta, ben organizzata, compatta, aggressiva: come era il Gattuso giocatore. Se me lo immaginavo allenatore? Per certi versi sì e per altri no, quello che portano avanti tutti quelli che fanno questo mestiere è la passione, e lui attraverso la passione è riuscito a costruire una grande carriera».

Fonte: Il Mattino

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