Il Napoli ha pensato, tre giorni fa, quando la partenza di Inglese ha indotto a riflessioni, a sterzare e prepotentemente sul mercato offensivo attraverso un colpo emozionante che di nome faceva Ciro e di cognome Immobile. E’ successo, una lampadina che si è accesa, un telefono per avere notizie lateralmente, tentando di non urtare la suscettibilità di nessuno, e una sorta di perlustrazione per capire se e quanti margini d’intervento ci fossero: ma ormai si era un pochino avanti, la Lazio avrebbe avuto difficoltà a trovare un sostituto, ammesso che poi ci sarebbe stata in Lotito la volontà di cederlo. Ma il Napoli per una notte – forse due – è rimasta aggrappata a questa follia di mezz’estate, impercorribile però vissuta appieno e silenziosamente.
CdS