Inglese va al Parma, in prestito secco ed oneroso, e la sua Napoli si riduce ad un mese di ritiro, una serie di amichevoli, un impegno indiscutibile e una certezza, almeno per ora: il centravanti individuato da Giuntoli un anno fa, per dodici milioni di euro, non è ancora pronto per gli altissimi livelli, come sostenuto da Sarri e ribadito da Ancelotti.
Parte anche Grassi, una prospettiva di ventitré anni che reclama spazio: glielo ha offerto il Parma, che ha fatto un sacrificio (due milioni per il prestito) e gli ha anche riconosciuto, dopo una trattativa secca con il suo manager, Mario Giuffredi, un contratto più che raddoppiato (da 500 mila euro a un milione e duecentomila). Il mercato vibra e De Laurentiis, nel finale, ha provveduto a sistemare gli equilibri dell’organico e pure quelli finanziari: però manca ancora il Tata (o qualcuno che possa farlo). Fonte: CdS