Sarà stato acido lattico o c’è dell’altro?

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Ci sarà stato l’acido lattico, quel nemico subdolo che s’annida nelle gambe e forse pure nel cervello dopo altri dodici giorni di ritiro, o forse nell’incoscio sarà un poco colpa del desiderio di mini-vacanza a cui consegnarsi: ma ci scappa (e di nuovo) un pastrocchio, con interrogativi che diventano dubbi. Eppure è un crash test «umano», perché il Wolfsburg rimane il parente assai meno nobile d’un quinquennio fa: però finisce male per un Napoli che ora ondeggia tra la sua stessa ombra che non ha ritmo e costringe ancora Ancelotti nel personalissimo confessionale, per porsi domande a cui offrire risposte. La Volkswagen Arena è impietosa: 3-1 per il Wolfbsurg, ma poteva andar peggio se Karnezis non avesse scovato il meglio di sé, soprattutto nel finale, e una serie di scarabocchi che diventano mistero e vengono almeno diradati dal brio di Mario Rui, dalla eleganza di Zielinski, dalla fisicità irrinunciabile di Allan, dalle risposte di Milik.

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Fonte: CdS

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