Ieri sera Milik ha “implorato” dei cross. Prossimo alla disperazione

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Che sia tridente o albero di Natale, e dipenderà dai momenti della gara e dalle sue fasi, fa poca differenza: tiri in porta nessuno, ed è un allarmante dato statistico, con Milik prossimo alla disperazione, perché mai che gli arrivi un cross. L’unica chanche (5′ st) su controllo azzardato di Casteels e «rapina» senza refurtiva. Il Napoli-2, quello che spunta nella ripresa, ha bagliori e lancia messaggi incoraggianti innanzitutto in Allan e poi in Milik, che s’imbatte in Casteels: Mertens, da ala, ha portato qualcosina, ed è indiscutibile, e mica per caso il pareggio germoglia sempre a sinistra, sul velo del belga per il traversone di Mario Rui e lo stacco da bomber vero del polacco. Ma il Napoli è in quella bolla di sapone, pronta a esplodere in un nano secondo, tra le difficoltà a far la diagonale di Malcuit (e nasce il 2-1 di Mehmedi) e la leggerezza della linea difensiva, stavolta fragile prima sulla corsia mancina e poi nelle coperture, che consegnano a Mehmedi la doppietta e il Napoli a un esame di coscienza immediata. Perché sabato prossimo, non ci saranno acido lattico e vacanze su cui arrampicarsi ma un’idea da inseguire.

Factory della Comunicazione

Fonte: CdS

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