Col Chievo, Ancelotti ha visto le correzioni da apportare. Solo 2 volte ha perso la calma

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Col Chievo ha perso la pazienza solo un paio di volte, mister Coppe: con Diawara e quando, presi dalla stanchezza, i centrocampisti e i difensori hanno iniziato con quella infernale ragnatela di passaggi retaggio del (delizioso) tiki taka sarriano. Eh no, così non lo vuole il Napoli.

 

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Ecco, non è che Ancelotti non voglia una squadra che abbia il controllo di se stesso e della partita ma non la vuole con un possesso palla portato alle estreme conseguenze in ogni fase della partita. Il gruppo, reduce da tre anni di ossessionante rigidità tattica, deve comprendere la piccola rivoluzione copernicana dell’allenatore di Reggiolo. Le impressioni delle amichevoli di agosto e che, da metà campo a salire, ognuno può fare quello che gli pare. Callejon, per esempio, ha una soluzione in più: non solo profondità e attacco alle spalle della difesa, ma anche la possibilità di accentrarsi manco fosse un trequartista. 

Fonte: Il Mattino

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