Milik dovrà assicurare una cosa alla squadra
La profondità, è quella che gli chiede Ancelotti
Per essere ai massimi livelli bisogna curare i particolari. Nei movimenti di attacco e soprattutto nei tempi che dettano i passaggi e fanno guadagnare sul difensore avversario quell’attimo di anticipo. Perché è soprattutto la profondità quella che dovrà assicurare Milik. I movimenti del polacco, anche senza palla, puntano dritto la porta avversaria, suggerendo la verticale al centrocampista e cercando le diagonali giuste quando un esterno arriva al cross basso dal fondo. E qui Arek è molto bravo nello scatto sul primo palo, dove può letteralmente fulminare sull’anticipo il portiere avversari. Gol del genere in partitella ne ha realizzati diversi, così come ora al Napoli si rivedono i cross alti dalle fasce. Una giocata praticamente inesistente nella passata stagione in cui, complice l’infortunio proprio del polacco, la banda bassotti Callejon-Mertens-Insigne ha basato tutto su velocità e triangolazioni strette. Ora Milik su questo tipo di cross cerca il secondo palo per sfruttare la sua ottima altezza ed elevazione. Una soluzione nella finalizzazione intravista solo nell’ottimo avvio della sua avventura azzurra, nel 2016, quando segnò 7 gol – fra campionato e Champions – in 9 presenze e sembrava poter far dimenticare Higuain. Domani a Trento, contro il Chievo, comincia la nuova vita di Arek. Fonte: Gazzetta