Gino Rivieccio: “Mi ha chiamato Abramivich ma ho preferito i 400 euro di Dimaro!”
Tra il serio ed il faceto il noto comico napoletano Gino Rivieccio ai microfoni de Il Mattino
«Che vi devo dire? Non sono andato al Chelsea proprio perché non riuscivo a fare a meno dello spettacolo per i tifosi qui a Dimaro». Gino Rivieccio, il geniale artista attore comico napoletano, stasera terrà il tradizionale show sul palco della piazza Madonna della Pace di Dimaro in Val di Sole con il maestro Antonello Cascone alla tastiera e la voce di Marianna Corrado.
Rivieccio, in che senso?
«Abramovich mi ha chiamato e mi ha offerto 4,5 milioni di sterline per andare ad allenare lì. Mi ha parlato pure del vitto e dell’alloggio, davanti a Stamford Bridge, di giocatori da prendere e della Champions da vincere… ma io mi sono preso 48 ore di riflessione e lui si è offeso e non mi ha chiamato più».
Ma l’ha confusa per Maurizio Sarri?
«E certo. Era convinto che fossi lui. Mi diceva mister Maurizio venga qui, ci divertiamo, le offro le sigarette e andiamo a mangiare in un bel ristorante italiano. Ma io ho preferito le 400 euro a serata da fare a Napoli».
Lei ha confessato l’equivoco?
«Secondo me a un certo punto lo ha capito da solo. Meno male per Maurizio che poi ha trovato il numero giusto perché mi sa che poi lo ha chiamato sul serio».
Ci sarà anche l’imitazione del nuovo allenatore del Napoli Carlo Ancelotti stasera?
«No, sono ancora troppo triste per Sarri. Ho bisogno di tempo. Ma lui mi piace, sono stato a bordocampo a seguire l’allenamento e mi ha ringraziato per il grande lavoro svolto in queste ultime tre stagioni…».
Ha ingannato pure lui?
«Ho provato a dirgli come fare il tiki taka, il possesso palla… lì forse ha capito che non ero Sarri».
Quale giocatore vorrebbe sul palco con sé?
«Io quando vedo Insigne penso che sarebbe una spalla straordinaria. Ma anche Hamsik: è una bandiera e di questi tempi con le bandiere che vanno è vengono è un simbolo».
Cristiano Ronaldo alla Juve?
«Un colpo che mi ha fatto venire un colpo. Ma per fortuna mi pare che pure noi stiamo riuscendo a rispondere per le rime: quando apro il Facebook di mio cognato c’è l’annuncio dell’arrivo di Benzema, mio figlio dice che è fatta per Cavani e mio cugino parla di Di Maria. Insomma, li leggo e sono felice».