Ilnapolionline.com intervista il presidente del Napoli club Lecco Antonio Schisano
All'interno l'intervista al presidente del Napoli club Lecco
Il Napoli prosegue la sua preparazione a Dimaro-Folgarida, tra allenamenti e gare amichevoli con il mercato estivo sullo sfondo. I tifosi sono in trepidante attesa di conoscere le prossime mosse della società partenopea. Di questo e di altro ilnapolionline.com ne ha parlato con Antonio Schisano presidente del Napoli club Lecco.
Ti potresti presentare ai lettori de “ilnapolionline.com”? Anche anno di fondazione del Napoli club Lecco e le varie sedi? “Io mi chiamo Antonio Schisano, sono il presidente del Napoli club Lecco, anno di fondazione 2018 e fuori dal contesto calcistico sono un fornitore di termoidraulica. Alla Pasticceria “O Sole mio” c’è il ritrovo dei componenti del club, per info e non solo, è una pasticceria artigianale di prodotti napoletani come il babbà e la sfogliatella, in tutto siamo tra i 50 e i 60, mentre allo Shake disco Bar di Lecco si vedono le partite del Napoli. Senza dimenticare che un altro luogo di ritrovo è la Pizzeria Pulcinella nei pressi di Cesana Brianza. Prodotti che arrivano da Napoli 4/5 giorni alla settimana e di prima qualità. Quest’anno abbiamo seguito un paio di gare al San Paolo in Champions e la sfida di dicembre contro la Juventus”.
Un tuo pensiero sulla Tessera del tifoso che in questi anni ha riguardato le varie tifoserie. L’hai visto come un aspetto positivo e va migliorato? “Sono tra quelli che ho criticato la Tessera del tifoso, perché in questi anni non ha portato a quei miglioramenti che tutti noi auspicavamo. Credo che si poteva fare di più, se consideriamo che con la suddetta tessera sei “schedato”, è sufficiente per non avere altre limitazioni e invece purtroppo ha portato ad altri inconvenienti come il divieto delle trasferte come nelle ultime stagioni”.
Un altro annoso problema sono i cori discriminatori verso la città di Napoli. A tuo avviso come si può sconfiggere il tutto? “Purtroppo sono anni che seguiamo il Napoli in trasferta e di cori contro la nostra città e la squadra li sentiamo spesso e volentieri. Io credo che il club azzurro purtroppo non può fare nulla, nel senso che non può prendere decisioni in merito, ma dovrebbero essere gli organi competenti a dire la loro. Sono sempre rammaricato nel sentire questi cori beceri verso la nostra città, siamo nel 2018 e non è possibile arrivare a tutto ciò”.
Come giudichi questo inizio di ritiro del Napoli targato Carlo Ancelotti? “Premetto che quando giravano voci sull’arrivo a Napoli di mister Ancelotti per il dopo-Sarri, non ci credevo, pensavo che fosse difficile come sostituto del mister, ma quando è arrivata l’ufficialità ero davvero felice. A Sarri gli dico che ci ha regalato tre anni di calcio splendido, mi sono divertito e ci ha fatto vivere una stagione davvero intensa per lo scudetto. Con Carlo Ancelotti dico che abbiamo guadagnato in esperienza e fino ad ora si sono viste cose interessanti, aspettiamo altri test prima di tirare le somme e vedere poi la squadra in campionato”.
Infine si parla di top-player per il mercato estivo del Napoli. Sei tra quelli che segue questa filosofia, o è giusto puntare sulla linea dei giovani? “Come tutti i tifosi mi farebbe piacere i migliori giocatori per lottare al meglio su tutti i fronti, però sappiamo anche che il calcio Napoli punta sui giovani per poi renderli top-player. Mi dispiace che a Gennaio non siano arrivati quei calciatori che ci potevano far fare quel salto in più verso lo scudetto, probabilmente avremmo potuto dire la nostra fino alla fine. Su Cavani a chi non piacerebbe un suo ritorno, però è anche vero che tra ingaggio e costo del cartellino la vedo come un’operazione difficile”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco