E’ stato un rapporto speciale quello di capitan Hamsik e Maurizio Sarri. Il capitano azzurro non lo nasconde, così come non nasconde di aver preso male le volte in cui è partito dalla panchina. Lo dice al CdS:
Crede che questo mese d’incertezza, con annessa la possibilità d’un addio, possa aver cambiato il suo rapporto con la città? «Né il mio con la gente, né quello dei tifosi con me. L’orgoglio e il senso di appartenenza da parte mia non sono evaporati nel nulla; e l’affetto di questi giorni è stato eguale e anzi superiore a quello del passato».
Come vi siete lasciati, lei e Sarri? «Normalmente». Vi siete sentiti? «No, ma è stato carino: il primo giorno del ritiro mi ha mandato un messaggio come capitano del Napoli, e mi ha chiesto di diffonderlo anche ai compagni di squadra, in cui ci faceva gli auguri per il futuro».
Le ultime tre lei le ha cominciate dalla panchina e non le è andata giù. «Confermo. Ma credo che non piace a nessuno. E comunque quelle tre panchine consecutive mi hanno fatto male».
Sono stati tre anni anni bellissimi. «Indiscutibilmente. Sarri ci ha dato tanto, nessuno può negarlo, né vuole. Abbiamo sognato insieme, abbiamo divertito».
E avete condiviso il dolore, se consente l’enfasi? «Ma è così che è andata: la sensazione di Firenze è stata dolorosa. Inter-Juventus in tv ci ha lasciato dentro qualcosa che non siamo riusciti a contrastare e il giorno dopo, quando a Firenze avremmo comunque dovuto vincere, siamo rimasti subito in dieci».