Meret e Scuffet, stesse origini ma destini diversi

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Alex Meret è vicinissimo a vestire la casacca del Napoli, motivo per cui Il Corriere dello Sport ha fatto un percorso a ritroso, arrivando alle radici calcistiche del portiere, attualmente, di proprietà dell’Udinese. Il giovane estremo difensore è un prodotto della scuola calcio Donatello, nota per aver dato i “natali” calcistici a calciatori che hanno militato a lungo in Serie A, come Petagna, Scuffet, ma anche Crisetig, Padoin e Donati. Alex è un piccolo studente modello, tanto da ottenere la maturità scientifica con un voto più che positivo, complice il diktat dei genitori che vogliono che coniughi studio e sport.

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Si allena, migliora, lima i difetti nelle uscite, fino ad entrare nel mirino di alcuni club professionistici italiani, tra i quali la spunta l’Udinese nel lontano 2008. Inizia dai Pulcini, poi gioca nelle categorie Esordienti, Giovanissimi, Allievi nazionali, Primavera. E pensare che a 15 anni e 4 mesi esordisce già con la Primavera, sintomo di quanto il suo talento fosse enorme già a quell’età. Al suo fianco, in tutti i sensi, c’è Simone Scuffet. Stessa scuola calcio, stesso percorso giovanile fino alla concorrenza in Primavera. Scuffet è arrivato prima nel calcio dei grandi, ma, come si dice in gergo, è stato “bruciato”. Il Napoli spera che Meret arrivi al grande salto con più consapevolezza di sè e con meno pressioni.

 

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