Viviani: “Reja vorrà sapere cosa il Napoli vuole investire per il settore giovanile e poi deciderà”
Fabio Viviani si fida del capitano anche con Ancelotti allenatore:
«Non ho dubbi sul suo nuovo approccio»
Fabio Viviani è stato vice allenatore del Napoli, uomo di fiducia di Edy Reja al quale è legato da un rapporto di stima e amicizia che dura ancora oggi, attraversando gli anni:
«L’ho sentito recentemente, abbiamo parlato dell’ipotesi di diventare supervisore del settore giovanile. Sarebbe una bella sfida».
Una proposta arrivata da De Laurentiis, una nuova avventura, per Reja, dopo cinque anni alla guida della prima squadra, protagonista della storica cavalcata dalla Serie C alla Serie A, con una breve parentesi europea che si fa ricordare con orgoglio.
Reja accetterà?«Questo non lo so, dovrà risentirsi con De Laurentiis, soprattutto dovrà essere definitivo il suo ruolo. Edy s’è preso un po’ di tempo prima di decidere, ma tra i due esiste un rapporto eccezionale, di reciproco rispetto».
Reja supervisore: come lo vedrebbe a ricoprire questo ruolo inedito? «Molto bene, ma tutto dipenderà da quanto il Napoli vorrà investire per il settore giovanile. Il bacino d’utenza è straordinariamente florido e fertile, in ogni squadra c’è almeno un calciatore campano e spesso anche più di uno. Servono grossi investimenti da parte della società in strutture, tecnici e tempo da dedicare ai ragazzi. Coi giovani serve tanta pazienza».
Cambiamo argomento: e se ala fine Hamsik restasse al Napoli?«Ho letto che c’è questa ipotesi, dovesse accadere non avrei dubbi sul suo nuovo approccio. In questi anni Marek ha dimostrato tutta la sua professionalità. Aveva fatto una richiesta comprensibile, forse sentiva di aver dato tutto, ma con Ancelotti può ripartire con nuovi stimoli».
Anche nel ruolo di regista alla Pirlo?«Assolutamente sì, ha l’intelligenza calcistica e la tecnica individuale per ricoprire quel ruolo. Ovviamente molto dipenderà dalle esigenze tattiche di Ancelotti».
Nel corso della sua carriera lei ha affiancato anche Guidolin a Udine, dove ha conosciuto Zielinski. È stato un Mondiale deludente, il suo?«Ha pagato le difficoltà della Polonia, ma non parlerei di delusione. La sua è una Nazionale molto giovane e il Mondiale è una competizione estremamente difficile. Zielinski ha qualità eccezionali e poi ha appena 24 anni, sono convinto disputerà tanti altri Mondiali da protagonista».
A proposito di Udinese, all’età di 21 anni Meret non sarebbe una scommessa per sostituire Reina?
«Probabilmente sì, essendo quello del portiere un ruolo delicato e Napoli una piazza esigente. Ma Meret può anche essere un’occasione da sfruttare. Parliamo di un portiere di grandissima prospettiva, che quest’anno ha giocato poco solo perché vittima di qualche problemino fisico. Non mi sentirei di criticare l’eventuale investimento, anzi».
Fonte: Il Roma