“Non si tratta di una scelta di Nike avvenuta una settimana fa. A Nike, in quanto azienda americana, è proibito fare fornitura alla nazionale iraniana dal 2015 (prima dell’amministrazione Trump). Queste sanzioni esistono da allora. Nike è una compagnia americana e deve sottostare alle legge americana, come tutte le compagnie americane”. La ‘multinazionale’ dell’abbigliamento sportivo ribadisce la sua posizione sulla mancata fornitura degli scarpini ai calciatori della nazionale dell’Iran. “Legalmente Nike può firmare contratti di sponsorizzazioni con atleti iraniani che giocano in club fuori dal loro paese – è scritto in una nota all’Ansa – e questi atleti ricevono regolare fornitura quando sono impegnati con i club esteri di appartenenza. La legge si applica nel momento in cui il giocatore gioca per una squadra iraniana, quindi anche la nazionale. Non è esatto che Nike ha deciso di interrompere la fornitura a una settimana dal Mondiale con una decisione improvvisa. Si tratta di sanzioni in vigore dal 2015”.
Ansa.it