Corentin Tolisso da piccolo pensava di diventare un agente immobiliare. È andata un po’ diversamente. Tolisso è un titolare del Bayern, è costato 41 milioni e nelle ultime quattro stagioni ha segnato 26 gol in campionato, che per un centrocampista sono tutto tranne che pochi. Ora si prepara al Mondiale e ne parla ai microfoni della Gazzetta dello Sport:
Domande secche pre-Mondiale. Meglio giocare in un centrocampo a due o a tre? «Io preferisco giocare a tre, ma ovviamente va bene anche a due: divento più difensivo, ma mi adatto».
Le due-tre avversarie principali per la Francia? «Germania, Spagna, Brasile e Argentina. Ma il Mondiale è difficilissimo sempre, per vincere devi essere fortissimo».
Il giocatore preferito, quello da seguire extra-Francia. «Questa è complicata, però James Rodriguez, che gioca con me al Bayern, ha fatto una gran bella stagione. Voglio seguirlo con la Colombia».
Ora, se si può, il mercato. Si è parlato di Tolisso come obiettivo per il Napoli, per la Juve, per il Milan. Qual è stata la squadra più vicina a chiudere? «Il Napoli. Con il Napoli sono stato davvero vicino, due anni fa. Ho parlato anche con la Juve, nel 2017, ma poi ho scelto il Bayern».
De Laurentiis avrebbe fatto un bell’affare. Mai parlato con lui? «Sì, 5-10 minuti, al telefono. Una bella impressione».
Allora che è andato storto? «Semplicemente volevo restare al Lione, pensavo che non fosse il momento di andare via: avevo ancora delle cose da fare ed ero ancora giovane».
Contento della decisione? «Sì, ho ascoltato alcuni consigli e ho fatto la mia scelta. È stata una decisione sportiva: pensavo di poter progredire di più a Lione e ho fatto bene. In un anno sono andato in nazionale e al Bayern».
Ora al Napoli c’è Ancelotti, ex Bayern esonerato a fine settembre…«Un grande allenatore, dico solo questo. Ha vinto coppe, campionati: grande allenatore».
Ancelotti ha rischiato di allenare l’Italia, che invece non vince più. Che effetto fa in Francia? «A me dispiace non vedervi al Mondiale, siete una grande nazione di calcio con buoni giocatori. Ho visto anche la partita contro la Svezia: avete trovato una buona avversaria, che ha meritato di qualificarsi».
Qui si parla molto di Balotelli… «È un grande attaccante. Il suo bello è che può segnare e fare la differenza in ogni momento».
Certo, non è l’uomo più riservato d’Europa… «A volte ha avuto questa reputazione, ma per me è quello che fa di lui un grande giocatore».
Al Mondiale non ci saremo, ma c’è un giocatore italiano che fa impazzire Tolisso? «A me piaceva tantissimo Pirlo: che giocatore, e che grande squadra quella con Totti, Del Piero, Gattuso, Cannavaro… Se devo scegliere uno degli attuali, punto sulla tecnica e la creatività: Insigne».