Allo stadio Luzhniki di Mosca, prenderà il via il Mondiale di Russia 2018: siamo a meno sette

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Giusto fra una settimana, alle ore 17, allo stadio Luzhniki di Mosca, prenderà il via il 21° Mondiale di calcio per nazioni. Con un match quasi inedito (se non fosse per un’amichevole del 1993 a Riyadh, vinta 4-2 dai sauditi): fra la Russia, padrona di casa, e appunto l’Arabia Saudita. Non certo due favorite alla vittoria finale… A una settimana dal via abbiamo quindi fatto un check up alle favorite. Grandi attaccanti in forma, alcuni (vedi Neymar) in recupero; problema portieri, invece, per molte «regine». I campioni del Mondo in carica della Germania, in primis, scommettono su Neuer, fuori tutta la stagione. Ma anche le altre big, vedi Francia o Inghilterra, non hanno certezze sui numeri uno. Per non dire dell’Argentina che ha perso Romero del Manchester United per un infortunio a un ginocchio alla vigilia della indicazione dei 23 in rosa.

Abbiamo cercato quindi di vedere per ognuna delle favorite problemi o debolezze e punti di forza. La Francia, per paradosso, ha soprattutto problemi di abbondanza; il ché non sempre è favorevole, potendo creare attriti nello spogliatoio. Il Brasile è tosto ma è apparso con la lingua di fuori nelle ultime amichevoli. L’Argentina ha il peso psicologico di tre finali perse di seguito nelle ultime tre coppe (Mondiali e America). L’Inghilterra è giovane e a volte sprovveduta; il c.t. ha virato verso un 5-3-2 o 3-5-2 poco tradizionale. La Spagna e la Germania appaiono allora come le più solide. Non per nulla sono le due ultime vincitrici dei Mondiali. Gli iberici sono imbattuti da Euro 2016 (con l’Italia di Conte…) e hanno ritrovato la verve. I tedeschi? Come direbbe Gary Lineker sono sempre là.

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