Cds – “Sarri a casa”. Nell’anno dei record resta senza panchina
Disoccupato pur se pagato fior di quattrini. Per un altro giorno, una settimana, un mese, forse un intero anno. Maurizio Sarri, il regista cinquantanovenne della Grande Bellezza, della manovra illuminata, del gioco che ha giustamente stregato i palati fini d’Europa (Guardiola, Klopp, Wenger) e i critici italiani al punto da trasformarlo in fenomeno mediatico, è rimasto per il momento – sottolineo la provvisorietà – col cerino in mano. Senza panchina nella stagione del consenso più diffuso e dello storico record di punti del Napoli. Colpa di una clausola contrattuale illogica (non si trova un club disposto ad acquistare il cartellino di un tecnico), dei guai non solo politici di Abramovich, della maxi-liquidazione di Conte, ma anche e soprattutto di un limite culturale del calcio mondiale.
Fonte: CdS