L’intervista – Gigi Simoni: “Mancano solo 2 giocatori ed il gap con la Juve è azzerato. Poi c’è Ancelotti…”

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Il 26 gennaio 1997, in una delle prime apparizioni di Ancelotti in panchina al San Paolo da avversario, il Napoli di Luigi Simoni trionfò contro il suo Parma col punteggio di 2-1 con le reti di Pecchia e Cruz.
Per i ducali, allenati da un giovanissimo Ancelotti, vano il pareggio momentaneo di Chiesa.  Gigi Simoni ricorda con affetto quella vittoria e descrive Ancelotti nei dettagli, rivelando la sua stima per un tecnico che ha più volte incontrato, non solo da avversario ma anche oltre il calcio, scambiando con lui pensieri e considerazioni varie.

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Chi è Ancelotti? «Un allenatore che ha conosciuto la salita prima di vincere ovunque, dal Milan al Psg, 
dal Chelsea al Bayern, passando per il Real Madrid. Spesso ci si ricorda solo del recente passato, dimenticando gli inizi. Ironia della sorte, prima del suo arrivo al Napoli avevo recentemente rivelato di 
considerarlo l’allenatore al quale volevo somigliare di più».

Si aspettava Ancelotti per raccogliere la pesante eredità di Sarri?«No, ma per il Napoli sarà il condottiero migliore, quello più credibile. Ancelotti non racconta mai bugie, è una persona seria, umile, modesta. Non vende fumo. Stimo chi non è presuntuoso, come lui. In più è bravissimo, ha vinto dappertutto: è il numero uno. Sono contento sia a Napoli, una squadra e una città che m’è rimasta nel cuore dopo la mia avventura in panchina».

Come l’avrà convinto De Laurentiis?«Probabilmente, dopo nove anni, Ancelotti aveva voglia di tornare in Italia. Non è facile, nonostante le vittorie e i successi, lavorare fuori per così tanto tempo. Ad un certo punto avrà deciso di mettersi in discussione in Italia per provare a vincere di nuovo, dopo averlo fatto all’estero e dopo averlo fatto soprattutto al Milan».

Arriveranno grandi giocatori, con lui in panchina, oppure giovani da valorizzare?«Penso proprio di sì, ma la base tecnica del Napoli è già forte. Mancano appena due campioni per ridurre definitivamente il gap con la Juventus. Già quest’anno il Napoli s’è avvicinato molto ai bianconeri e con Ancelotti può definitivamente colmare la distanza tecnica tra le due squadre per puntare allo scudetto».

Ci sarà da divertirsi?«Assolutamente sì, anche perché considero Allegri e Ancelotti i migliori 
allenatori in Italia».

Fonte: Il Roma

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