Il gioco di Carletto non è quello del Tiqui taca

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A Napoli tutto – o quasi – passerà dal futuro di Jorginho. Una cosa è certa, se dovesse andare via l’italo brasiliano, un altro regista arriverà. Ancelotti in questo è sempre stato chiaro. Per vincere la Decima con il Real Madrid, infatti, ha fondato le sue fortune sul giro palla dettato da Xabi Alonso, regista di qualità ma anche di esperienza. Lo spagnolo ha sposato a tal punto la filosofia di Ancelotti da seguirlo anche al Bayern Monaco nell’avventura tedesca. Colpo fortemente voluto dall’italiano e che ha portato subito un successo in Bundesliga. Perché per Ancelotti il regista ha una doppia funzione, deve essere bravo nel dettare la manovra che parte da dietro con una serie di passaggi nello stretto, ma anche abile nel lancio lungo per innescare le punte in velocità.

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Da questo punto di vista, infatti, le caratteristiche di Pirlo, Verratti e Xabi Alonso sono molto simili. Bravi nel dialogo con i compagni di reparto, maestro nella verticalizzazione. Sì, perché il gioco di Carletto non è quello del Tiqui taca, ma il suo è un calcio verticale, che si sviluppa in velocità e senza eccessivi tocchi di palla. Un motore diesel caratterizzato da quel Tigre che detta i tempi e fa partire l’azione in verticale.

Fonte: Il Mattino

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