Il “napoletano” Luperto viene in serie A dalla porta principale e spera in Ancelotti

Il tecnico del Napoli deciderà il futuro del difensore classe '96

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Il “napoletano” Luperto viene in serie A dalla porta principale e spera in Ancelotti

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Il calcio è effetto domino, conseguenza scientifica di ciò che sei. Se n’è accorto anche Sebastiano Luperto (21 anni) accogliendo i progressi, sorridendo al suo destino. Tutto in pochi giorni: la promozione in Serie A con l’Empoli e il debutto con l’Under 21 di Di Biagio, venerdì sera, nella sconfitta per 3-2 in Portogallo, subentrando ad inizio ripresa a Romagna.

PRIMA VOLTA. Una soddisfazione per Luperto ed anche per il Napoli, che a distanza di anni – dopo Insigne – presta un altro suo talento all’Under 21, martedì prossimo impegnata contro la Francia. Per il difensore, che ricorda Albiol per aspetto fisico e serenità con la quale interpreta il ruolo, un premio meritato dopo una stagione da protagonista, pilastro della difesa a quattro di Andreazzoli, autore di due gol che ne arricchiscono il curriculum.

FUTURO. Cosa accadrà, ora? Prima d’ogni ipotesi occorrerà incontrarsi col Napoli, che ha appena accolto Ancelotti, valutando insieme le prossime tappe di un percorso che ne sta esaltando il talento. L’Empoli (dov’era in prestito) lo riaccoglierebbe volentieri in rosa, altre società inizieranno ad interessarsene e Luperto resterà sereno, fedele al suo saggio desiderio d’imporsi in Serie A senza bruciare le tappe, avvertendo fiducia.

PERCORSO. Maturare senza fretta è un’idea che caratterizza da sempre la sua giovane carriera: Pro Vercelli ed Empoli, ad esempio, sono state esperienze formative alle quali Luperto ha affidato la sua crescita, seguito da sempre da Diego Nappi e l’avvocato Francesco Caliandro, che scortano anche i progressi – tra gli altri – di Jacopo Dezi, promosso in Serie A col Parma, per il quale il Napoli vanta un diritto di recompra.

IDENTIKIT. La fotografia di Luperto è lo scatto di un centrale mancino ed elegante, forte fisicamente e però anche agile, puntuale, lucido. Sono peculiarità affinate nel tempo, le stesse di sempre, mostrate già in Primavera, quando il Napoli (giovanissimo) lo prelevò dal Lecce. La sua crescita ha attraversato le idee di Benitez (col quale ha esordito in Serie A, il 3 maggio 2015 contro il Milan) ed anche quelle di Sarri, che il 10 dicembre 2015 gli ha concesso il debutto europeo col Legia Varsavia.

Fonte: CdS

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