Capello sullo scudetto: “Napoli, dopo Torino, aveva vinto nella testa”

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Fabio Capello, allenatore di calcio, ha parlato a Napoli alla manifestazione Football leader della stagione appena passata del Napoli, e della venuta di Ancelotti.

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Ecco un estratto:

Il Napoli ha sfiorato lo Scudetto ma è stato penalizzato da errori propri o anche da condizionamenti esterni?
“Io dico sempre che alla fine dell’anno i pro e i contro pareggiano. Confermo che secondo me il Napoli dopo la vittoria a Torino contro la Juventus aveva vinto nella testa ma purtroppo la vittoria esiste solo quando tagli il traguardo e questo è stato un errore, un errore che hanno pagato caro perché avrebbero potuto essere molto vicini a vincere il campionato però come allenatore vi posso dire che non è facile far capire ai giocatori, alla gente, alla squadra, che hai fatto solo un passo, non hai finito tutta la strada, quindi la difficoltà è proprio questa: far capire e mantenere quella concentrazione, quella voglia che ti fa raggiungere il risultato, è la non abitudine a vincere”.

Cosa porterà Ancelotti al Napoli?
“Intanto una mentalità di un allenatore che ha lavorato in giro per il mondo quindi una mentalità internazionale. Non dimentichiamo che il Napoli a livello internazionale è uscito subito, non pensare a livello internazionale è un errore per una società come il Napoli quindi sotto questo aspetto porterà qualcosa di importante, e poi dato che è un allenatore intelligente, io l’ho avuto come giocatore quindi parlo di una persona che conosco e l’ho visto lavorare quando era in Inghilterra, è un allenatore che sa tirare fuori dai giocatori il meglio perché sa capire la forza dei giocatori e la forza della squadra”.

Con l’arrivo di Ancelotti si riduce il gap o la Juve parte favorita anche per il prossimo anno?
“Adesso è troppo presto per dire questo, sono convinto che la Juve farà delle cose importanti sul mercato e bisognerà vedere cosa farà il Napoli perché se pensa di rimanere con la stessa squadra arrivata dietro la Juve, probabilmente l’anno prossimo dovrà lottare ancora di più”.

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