Il punto della situazione – di R. Muni: “Grazie, Napoli”
Il Napoli espugna il campo di Marassi piegando, senza grosse apprensioni, la Sampdoria di Giampaolo. La vittoria è arrivata lo stesso, nonostante un gol annullato ad inizio partita a Mertens, a seguito di un pasticcio del VAR. Tuttavia, nonostante il successo dei Sarri’s boys, la questione scudetto si è conclusa anche con il verdetto della matematica. Sarri e Giampaolo, sulle panchine delle rispettive squadre, per qualcuno è stato l’anticipo di un prossimo avvicendamento sulla panca del ciuccio. Come fu ad Empoli, tre anni fa, secondo qualcuno il tecnico dei blucerchiati dovrebbe succedere, ancora una volta, a quello nativo di Bagnoli, per continuarne il lavoro. Personalmente, ritengo vero quanto detto più volte da Sarri, sul fatto che la decisione non sia stata ancora presa. Non mi meravigliano, però, le voci di un suo addio che molti siti di informazione danno oramai per certo. Gli stessi siti, secondo i quali, molti degli attuali calciatori azzurri dovrebbero lasciare la città di Parthenope, facendo collassare tutto il progetto di De Laurentiis. Staremo a vedere cosa succederà, con l’auspicio che il tecnico di Figline continui il suo lavoro all’ombra del Vesuvio ma con la consapevolezza che la gestione De Laurentiis ha avuto una crescita pressoché costante. Difficile analizzare la partita di Genova, giocata in un clima di ultimo giorno di scuola. Assurdo è quello che è accaduto sugli spalti imbanditi di blucerchiato. Cori razzisti continui e feroci hanno costretto l’arbitro a sospendere la partita, a seguito delle proteste di Sarri. Un gioco al rialzo che chi di dovere avrebbe dovuto stroncare sul nascere. Un gioco al massacro che getta ancora più veleno su un campionato già abbondantemente intossicato. Una malsana abitudine, di chiara matrice razzista, alimentata di recente anche dagli stessi attori in campo che, piuttosto che festeggiare lo scudetto appena conquistato (…sebbene con la chiara complicità della classe arbitrale…) hanno pensato bene di dedicare le proprie attenzioni alla squadra azzurra. Che sia la lotta al razzismo il primo impegno in vista della prossima stagione, un primo passo per consentire al sistema del pallone di riacquistare la credibilità perduta. A Maurizio Sarri ed ai suoi boys possiamo dire solo grazie, per aver cercato fino all’ultimo di sconfiggere un sistema troppo più imponente di una squadra di calcio.
Riccardo Muni