Auriemma: “Il nodo non è stato Inter-Juve. Perchè Sarri vorrebbe lasciare. Ecco cosa lo preoccupa”

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L’opinione di Rfafaele Auriemma sul CdS:

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“Non credo sia tutto sfumato nella nebbia che, dopo Inter-Juventus, è calata sul campionato “da primato” del Napoli. L’esperienza resta e con essa l’eredità di un gruppo che non sarà smantellato del tutto. O forse per niente, se solo Sarri e De Laurentiis ritrovassero il filo di un discorso troppe volte interrotto dai rispettivi, pungenti caratteri. L’allenatore medita l’abbandono forse anche perché preoccupato di non riuscire a far meglio di così e il patron, orgoglioso fin sulla punta dei capelli, sta facendo credere che il nuovo coach per la prossima stagione lo ha già messo sotto contratto. Schermaglie tra due uomini che hanno il dovere e la responsabilità di conservare un Napoli competitivo, tanto da pensare di provarci anche l’anno prossimo. Le reazioni, non compostissime di tanti tesserati juventini, sono la prova evidente di quanto quest’anno e mai come nelle ultime 7 stagioni, lo scettro di campioni d’Italia sia rimasto in bilico fino alla penultima giornata. Bisogna ripartire da questo second o posto con annesso record di punti in serie A e con l’esperienza forte che dovrà forgiare squadra e società. Non si può giocare una stagione intera con i “soliti noti” sempre in campo, non si può crollare di fronte alle difficoltà ed ai soprusi che vanno combattuti con una scorza morale più solida: i due successi della Juventus in casa della Lazio e dell’Inter, richiedevano una risposta nervosa degna di una squadra che punta al tricolore. Il Napoli non ce l’ha fatta e ora resta incollata addosso tutta la rabbia che servirà per reagire in maniera più matura di fronte alle future avversità. Sperando che il calcio italiano si impegni in maniera seria a ridurre drasticamente le ombre che macchiano uno spettacolo ormai sempre meno performante. Non si offenda chi sta per cucirsi il 34esimo scudetto sulle maglie, però moralmente i campioni d’Italia sono quei ragazzi belli e coraggiosi, costretti alla resa da due banalissimi pareggi di troppo e da un andazzo che in tanti vorrebbero provare a cancellare. È fuorviante dire che una vittoria a Firenze avrebbe permesso al Napoli di essere ancora ad un punto di distacco dalla Juventus, ma provateci voi a giocare tante volte dopo aver saputo il risultato dei vostri avversari. Per la precisione 10 volte nel girone di ritorno (5 volte ha giocato prima il Napoli, 2 in contemporanea, più lo scontro diretto) ed un difetto gravissimo del nostro calcio: quando si lotta punto a punto per lo scudetto, correttezza imporrebbe che ci fosse più rispetto e più equilibrio nella composizione del calendario”. 
 

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