Jorge Mendes, Fali Ramadani e Mino Raiola non sono dei procuratori, sono i procuratori. Protagonisti indiscussi, scegliendo e sapendo di esserlo.
Jorge Mendes. A 21 anni cercava fortuna in una squadra di seconda divisione portoghese, il Viannense. Interno sinistro dalle scarse doti, dimostrò presto che il suo talento non era nascosto nei piedi, ma nella testa. A trent’anni, Mendes appese le scarpette al chiodo. Fondò allora la Gesti-Fute, società di procure calcistiche. Ha imparato che per fare girare la sua azienda deve muoverla in blocco. Lo ha fatto prima con Mourinho, che ha trasferito al Chelsea con Paulo Ferreira,Costinha e Tiago Chelsea. Per poi compiere il bis nella gestione del mercato del Monaco, conquistando la fiducia dell’oligarca russo Rybolovev. Ma la sua intuizione è quella del ragazzino che approdò all’Old Trafford e vinse tutto quello che si poteva: Cristiano Ronaldo. Oggi l’agenzia di Mendes conta un patrimonio da quasi 100 milioni di euro e nell’ultimo anno ha messo le mani sul napoletano Ghoulam. Ora si è messo al lavoro per spostare a Napoli la sua nuova colonia. Come? Paulo Fonseca come allenatore, Rui Patricio come portiere, Grimaldo come terzino e Ferreyra come attaccante.
L’italiano per eccellenza è Mino Raiola (che ha preso nella sua scuderia anche Lorenzo Insigne), agente diventato celebre per l’arte del mal di pancia. Sindrome che fa venire ai propri assistiti (Ibrahimovic, Pogba e Donarumma i più noti) quando è il momento di fargli cambiare aria per andare a guadagnare di più.
Si muove in un’area geografica diversa (e bene definita), Fali Ramadani. In molti l’hanno già etichettato come il Mino Raiola dell’Est: in comune con il manager di Ibra e Balotelli ha il medesimo ascendente sui propri assistiti e l’inclinazione ai duelli con le società per liberare i propri gioielli verso destinazioni più ricche e prestigiose. Ramadani è un manager macedone di origine turca che vive a Berlino, dove ha fondato insieme al suo socio Nicola Damjanac, l’agenzia Lian Sports. A differenza di Jorge Mendes, si preoccupa particolarmente di fare intermediazione. Nella sua scuderia ci sono tre tesserati del Napoli: Maksimovic (ora in prestito alla Lokomotiv Mosca), Rog e Milic.
Il Mattino