Benevento, i sanniti voglio chiudere in bellezza
Se potesse cancellare con un colpo di spugna il girone d’andata, il Benevento svestirebbe di colpo i panni di Cenerentola e, anche senza scialare, si scoprirebbe dignitosamente in lotta per evitare la retrocessione. La classifica del girone di ritorno, per quanto virtuale possa essere, non lascia adito a dubbi: la squadra giallorossa sarebbe quint’ultima a 14 punti, davanti a Cagliari con 13, Verona con 12, Chievo con 10 e Udinese con 7. Certo, alla squadra giallorossa è mancata l’accelerata violenta, quella capace di colmare il gap accumulato nel girone d’andata (appena 4 punti conquistati), ma che il suo rendimento sia cambiato in meglio, dopo la campagna di rafforzamento invernale, è sotto gli occhi di tutti.
RECORD NEGATIVI. I punti conquistati nel girone di ritorno non hanno comunque consentito alla squadra di De Zerbi di evitare la retrocessione in B. Quella è arrivata con quattro giornate ancora da giocare, ironia della sorte, proprio dopo la più bella partita dell’anno a San Siro contro il Milan. E allora per rendere più interessante l’inutile finale di campionato è intervenuta una serie di record negativi da evitare. Giusto per non lasciare un segno indelebile nel suo primo campionato di serie A. Alcune macchie sono state già cancellate, per le ultime ci sono ancora tre partite da affrontare che possono lasciare nelle mani di altri questi scomodi primati. Il primo è proprio quello dei punti complessivi: il Benevento è a quota 18, gli stessi punti del Pescara dello scorso anno, che però potette usufruire di una vittoria a tavolino. Con la squadra abruzzese la Strega si contende anche il poco onorevole record del maggior numero di sconfitte: il Pescara 2012-13 si fermò a 28, la squadra giallorossa è a 27 con tre partite ancora da giocare. Altro record non certo simpatico, e da evitare ad ogni costo, è quello dei gol subiti: il Benevento è alla bella quota di 81 reti incassate, 8 in meno del Venezia 49-50 che arrivò alla cifra complessiva di 89.
FINIRE IN BELLEZZA. Probabilmente De Zerbi non s’è messo a spulciare gli annali e a rovistare nelle statistiche, ma quel che è certo è che ha chiesto ai suoi di non staccare la spina prima che tutto sia concluso. Anche ieri pomeriggio la squadra giallorossa ha lavorato a Paduli sotto una pioggia incessante. Il tecnico ha più di un problema in vista della trasferta di Ferrara. Innanzitutto gli squalificati: Cataldi e Brignola sono appiedati per un turno e salteranno la trasferta emiliana. Poi gli infortunati: Djuricic dovrebbe aver chiuso in anticipo il suo campionato per via dello stiramento, accomunato al brasiliano Guilherme già fuori da due settimane. In compenso sono pronti a rientrare il portiere Puggioni, che ha smaltito il lieve acciacco fisico, e l’attaccante Diabatè, che ha scontato un turno di squalifica. Il lungo centravanti maliano vorrebbe migliorare il suo “score” personale di gol, ma non è detto che De Zerbi lo utilizzi dall’inizio. Al Mazza ci sarà da soffrire, più facile che inizialmente vadano in campo attaccanti rapidi che si sappiano sacrificare come Coda e Iemmello. L’ex foggiano dovrebbe essere impiegato da trequartista al posto di Djuricic. Al rientro anche Letizia.Corriere dello Sport