Espressione “gomorriana” di De Magistris: “Ci riprenderemo tutto quello che ci avete levato…”
Ma De Magistris lo dice in italiano…
Le parole, e non è mica un’esagerazione, sono come pietre: scagliate, stavolta, secondo usi e costumi di quest’era moderna, via social, cliccando poderosamente sulla tastiera. E forse per dar voce a quegli uomini (ma anche le donne) sull’orlo d’una crisi di nervi, ancora in cerca d’una risposta – che arrivasse dal Var o dagli dei – o magari per esportare un pensiero di massa, il sindaco di Napoli, De Magistris, ha preso il proprio megafono, chiamato Facebook, ed ha provveduto a diffondere la propria opinione sul calcio, sul Napoli, sui Palazzi e sul Potere, evocando attraverso uno slogan qualcosa di “vagamente” televisivo: «Ci riprenderemo tutto quello che ci avete levato, conquisteremo quello che ci spetta: nulla di più di ciò di cui abbiamo diritto».
Il calcio finisce dunque per essere simbolicamente trascinata sul set, ed è una forzatura assai discutibile con un’espressione “gomorriana” che certo, attraverso una provocazione, intende (intenderebbe) rifugiarsi in altro: nella prostrazione di Napoli, per dirne una, dopo un week-end pure che in De Magistris, protagonista di un attacco frontale (e imprudente) al Sistema: «La nostra città e il popolo napoletano sono stanchi delle ingiustizie. La differenza tra Noi e quelli che usurpano ni nostri diritti è che Noi comunque viviamo e abbiamo un cuore grande ed una umanità profonda. Loro, invece, si sentono forti e potenti rubando, con furti di Stato o di Calcio. Il maltolto ce lo riprenderemo tutto, senza lamentele, né cappello in mano, con la schiena dritta e con la lotta: la nostra dignità non ha prezzo, la nostra sete di giustizia è vasta ed è profonda. Uniti si vince, abbattendo il palazzo dei poteri corrotti».
Colpi secchi, doveva essere un frustino o peggio ancora una clava: certo non una penna, né un pc. Magari un pallone che è esploso fragorosamente tra le mani.
Fonte: CdS