Di Natale: “Insigne grande talento, tifo Napoli. Il fine settimana assegna lo scudetto”
“La lotta scudetto vivrà un incrocio decisivo con le prossime sfide. La Juventus giocherà contro l’Inter a San Siro, il Napoli sarà di scena all’Artemio Franchi contro la Fiorentina. Dopo queste partite, avremo le idee più chiare”. Totò Di Natale, a dire il vero, ha già scelto da che parte stare: “Tifo Napoli”. E’ nato a Pomigliano d’Arco ma l’azzurro non l’ha mai indossato. Avrebbe potuto nel 2009 quando De Laurentiis era pronto ad acquistare sia lui che Quagliarella. Totò, però, disse no. E preferì restare ad Udine anche quando ci provò la Juventus nel 2010. “Non ho rimpianti. Mi sono trovato bene con l’Udinese”. Una carriera importante condita da 209 gol in serie A: è il sesto marcatore di sempre e ha vinto per due volte la classifica cannonieri. Due anni fa si è ritirato e adesso si occupa dei talenti in erba. “Mi occupo della mia società, la Donatello Calcio che si trova ad Udine dove vivo con la mia famiglia da quando ho lasciato il calcio giocato. Ho sempre voluto lavorare con i giovani e quindi sono davvero soddisfatto. E’ una strada che mi piace molto”.
Sta seguendo la lotta scudetto?
“Assolutamente sì e posso dire che il Napoli si è rilanciato alla grande con la vittoria di Torino contro la Juventus. Per noi napoletani vincere con i bianconeri in trasferta è sempre una gioia. Non capita spesso. Ma adesso bisogna guardare avanti”.
In che senso?
“La Juventus non mollerà, quindi il Napoli dovrà fare l’en-plein nelle prossime quattro partite per provare a vincere lo scudetto”.
Quando sarà lo snodo decisivo?
“Tra sabato e domenica capiremo qualcosa in più. Per la Juve non sarà facile contro l’Inter”.
E per il Napoli?
“Credo lo stesso. La Fiorentina ha collezionato un bel filotto di vittorie, poi dopo ha perso due partite di fila, ma resta una squadra viva che vorrà fare bella figura contro gli azzurri”.
Di Natale allora non si sbilancia?
“Per ora siamo al 50% delle possibilità sia per la Juve che per il Napoli. Tra l’altro sono anche scaramantico da buon napoletano e quindi non aggiungo altro. Aspettiamo le prossime gare”.
Lei ha sempre parlato bene di Insigne. E’ soddisfatto del suo rendimento?
“Assolutamente sì. Sta dimostrando di essere un grande giocatore. Ora deve fare ancora di più nelle prossime 4 gare per centrare l’obiettivo tricolore”.
Mertens invece non segna dal 3 marzo.
“E’ un attaccante forte e non bisogna drammatizzare. Sono periodi che capitano. E’ successo anche a me”.
Ricorda quando?
“Nel 2009 restai a secco per due mesi, poi vinsi il titolo di capocannoniere con 29 gol. Consiglio a Dries di stare tranquillo”.
Nel Napoli è tornato pure Milik?
“Ed è sicuramente una buona notizia per Sarri. Parliamo di un giocatore forte che ha dimostrato le sue qualità da quando è rientrato dall’infortunio al crociato”.
Una curiosità, ma Di Natale con Sarri quanti gol avrebbe segnato?
“Sarri pratica un bel calcio, è l’ideale per noi attaccanti. Sicuramente mi sarei divertito tanto nel tridente azzurro, ma devo dire che ho fatto tanti gol pure ad Udine con Alexis Sanchez, quando in panchina c’era Guidolin”