Doppio ex Zoff: “Il Napoli non ha fatto giocare la Juve. Sarri ha un ‘arma in più”
Dino Zoff uno di quelli abituati al pathos, ai finali thrilling che si decidono punto a punto come questo tra Juventus e Napoli.
Cosa conta di più in queste situazioni, qual è la qualità più importante?
«Conta tutto, tutto è importante: i nervi saldi, le gambe, le qualità tecniche, il carattere».
Tra le due rivali chi può avere più chances?
«Sono lì punto a punto: ciò che significa che Juve e Napoli si stanno esprimendo sullo stesso livello».
Se l’aspettava il colpo del Napoli all’Allianz Stadium?
«Mi aspettavo una partita aperta, anche se i favori del pronostico erano per la Juventus. In questo periodo della stagione però queste partite sono indecifrabili: il Napoli è stato formidabile a Torino e con questo successo ha riaperto il campionato».
Il prossimo turno può essere quello decisivo?
«Si potrà capire qualcosa di molto importante soprattutto in merito allo stato di salute della Juventus dopo questa sconfitta».
La Juventus potrebbe accusare il contraccolpo anche se per mentalità è abituata a rialzarsi?
«Si vedrà sabato contro l’Inter, anche se è vero che la Juventus ha la mentalità e i mezzi per tirarsi fuori dai momenti difficili».
Inter-Juve e Fiorentina-Napoli: chi rischia di più?
«Sulla carta la Juve ma nel calcio le previsioni reggono fino a un certo punto, poi è sempre il campo a decretare tutto. Anche il Napoli non avrà un compito semplice».
Il Napoli ha vinto a Torino giocando sempre all’attacco: un requisito che dà ancora maggiore valore al trionfo dell’Allianz Stadium?
«Il grande merito del Napoli è stato innanzitutto quello di non aver fatto giocare la Juventus, bloccando sul nascere ogni possibile ripartenza. E poi ha avuto la capacità di colpire all’ultimo minuto su calcio d’angolo. Forse la Juve non aveva le gambe perfette ma il Napoli ha dato grande dimostrazione di salute».
Il 13esimo gol del Napoli su palla inattiva: l’arma in più degli azzurri di Sarri che hanno colpito ancora da calcio d’angolo?
«I difensori sono molto bravi su questo tipo di situazione e a Torino lo hanno confermato segnando ancora da calcio d’angolo».
La Juve ha un punto in più e per Sarri resta la grande favorita: lei come la pensa?
«Sarri è logico che lo dica. Un punto di vantaggio in più in classifica valeva maggiormente nell’epoca dei due punti a vittoria perché bastava pareggiare per essere al massimo raggiunto dalla diretta inseguitrice. Adesso con i tre punti è diverso perché una vittoria può cambiare lo scenario».
I bianconeri saranno attesi a un’altra trasferta difficile contro la Roma: un rischio in più del calendario?«Vediamo, dipenderà dalla situazione in quel momento: adesso quello che conta è il prossimo turno. E comunque non darei tutto per scontato perché il calcio presuppone tante altre cose, è da giocare comunque».
Il Napoli mentalmente non si era mai dimostrato così forte e all’Allianz Stadium aveva sempre perso: un valore aggiunto per gli azzurri?
«Il Napoli negli ultimi anni è stato sempre lì in alto ed è ormai abituato: all’andata la partita fu molto equilibrata e vinse la Juve. Stavolta la situazione si è ribaltata. Certo è che questa è l’ottava vittoria degli azzurri a Torino e questo dà la dimensione dell’impresa».
Chi possono essere gli uomini decisivi di Allegri e Sarri in questo rush scudetto?
«Devono essere tutti, quello che conta è il collettivo».
E nel Napoli stanno segnando tutti: a Torino ha deciso Koulibaly?
«Infatti nel Napoli di quest’anno sono tutti protagonisti».
Allegri e Sarri, due filosofie diverse: lei quale preferisce?
«L’importante è arrivare al risultato, tutte le filosofie sono buone e alla fine vince sempre il migliore».
A quattro punti 85 punti della Juve e 84 del Napoli: un punteggio record?
«Hanno viaggiato a un ritmo fortissimo e i loro meriti sono enormi, sono sotto gli occhi di tutti».
Il Napoli è in rimonta, può cambiare la spinta mentale a favore degli azzurri in questo rush finale?
«Ora per la Juve la situazione non è bellissima, quando ti raggiungono o quasi il vantaggio passa dalla parte di chi ha rimontato. Non dico che il Napoli ha adesso un’autostrada, ma la Juve è obbligata a fare la Juve per reagire a questa sconfitta».
Fonte: Il Mattino