Napoli-Udinese…i voti dal divano azzurro: Reina – da vero sportivo che non ama perdere, non riguardo mai le immagini dei goal presi, fidandomi solo di quello che ho visto in diretta. E da ciò mi è sembrato che sul primo goal anche lui, come tutti i difensori coinvolti, sia stato preso da un attacco di sonnolenza molesta (per noi tifosi azzurri) e pertanto qualche parolina non proprio dolcissima gliel’ho urlata. Paroline che poi, ad onor del vero, mi sono subito rimangiato dopo quella bella parata su un colpo di testa. Sul secondo goal invece lo assolvo del tutto, le parole le ho urlate ad altri. Così e così. 6
Hysaj – nella frittata del primo goal, lui, da ultimo difensore su Jankto, mette il sale e il formaggio (a me piace piena di parmigiano…) dando il tocco finale a una ricetta organizzata da un po’ tutta la difesa. Non spinge e dietro sembra in difficoltà così spesso da farmi chiedere se Maggio sia proprio così anziano da non poter fare due partite di seguito. Fa anche cose buone, per carità, ma io non le ricordo. 5.5
Albiol – ha il merito, nonostante non abbia fatto una partita leggendaria in difesa, di siglare il goal del pareggio con una capata alla Bierhoff, indimenticabile cannoniere tedesco dalla testa migliore dei piedi. Per questo la sufficienza l’ha raggiunta, poi se ci mettiamo pure che spesso in area e quello che svetta di più allora un buon voto ci sta tutto. 6.5
Tonelli – stesso identico discorso già fatto per Albiol. Nei goal presi è colpevole come gli altri, però, se facciamo il conto delle altre cose buone e del fatto che ha una media tra minuti giocati e goal, che anche il mai dimenticato Michu avrebbe desiderato, non si può che elogiarlo. A questo punto io lo farei restare con noi anche l’anno prossimo, e stavolta lo dico non solo perché mi è simpatico. 6.5
M.Rui – tra i più attivi nel primo tempo nei continui scambi sulla fascia con Hamsik e Insigne, sta imparando dal napoletano pure i fondamenti dei comportamenti da scugnizzo e le maleparole con cui apostrofare gli avversari.
Quando imparerà pure a fare cross migliori allora potrà fare il salto di qualità. 6
Diawara – ad essere onesti, qualcosa in più mi aspettavo da questo giovane dal culo di marmo, dopo il goal della speranza di dieci giorni fa e per il quale siamo ancora sotto shock (sia io che lui…). Invece si limita al compitino senza strafare, seppur con una precisione impressionante che ho visto di solito solo da parte di mia moglie nel distruggere gli specchietti dell’auto nei parcheggi. 6
Hamsik – meglio, ma che dico, assai meglio delle volte passate. Addirittura arriva anche al tiro pericoloso in due occasioni, e solo la bravura di Bizzarri tra i pali e quella del mio avversario fantacalcista nel tirare i piedi al mio giocatore, bloccano un goal certo. Esce pure stavolta anzitempo, ma non è una bocciatura. 6
Zielinski – il migliore del centrocampo. Corre e scatta come uno che sta perdendo il pulmann, e i suoi strappi mettono sempre in difficoltà gli avversari. Due volte gli ribattono un tiro potenzialmente pericoloso facendomi gridare come un ossesso.
(Ho pure lui al fantacalcio…) Finalmente una prestazione di tutto rispetto. 6.5
Callejon – una buona partita la sua. Certo non è che faccia faville, ma i suoi movimenti, “dentro e dietro i difensori dell’Udinese”( cit. forse lapsus del Telecronista Sky…) li mette assai sul chi va là. E vorrei pure vedere…
Dall’unico suo tiro ribattuto arriva il goal di Milik del vantaggio, e pertanto una sufficienza la merita, ma aspettiamo con ansia le sue giocate migliori.
Già domenica, m’arraccumann! 6
Insigne – ormai è l’anima della squadra. Lo cercano tutti, dai compagni ai raccatta palle passando dai fotografi ai difensori avversari, che fortunatamente non riescono mai a trovarlo. Anzi. A un certo punto ho provato pena per il suo sfortunato marcatore tanto che ho pensato di dargli qualche dritta perché era uno sperpetuo vederlo sempre dribblato dal nostro Lorenzo. Meno male che alla fine mi sono fatto i fatti miei e ho lasciato che il frattese si esprimesse in tutta la sua bontà e così il ragazzo ha trovato un goal, giocate e nessun tiro a giro in curva B. 7
Milik – dopo il goal divorato a Milano ci aspettavamo tutti una prova di orgoglio da parte del polacco, e, fortunatamente questa è arrivata. Anche se passa tutto il primo tempo a prendersi solo a sportellate e mazzate con i difensori dell’Udinese, senza mai riuscire a tirare in porta, è importante per le infinite sponde, a cui diciamo la verità non eravamo più abituati. Nel secondo latita un po’ finché, con fare da rapace, senso della posizione ma soprattutto una massiccia dose di sedere, si ritrova il pallone proprio sui piedi come a Milano, ma stavolta non sbaglia.
Esce tra gli applausi al grido di “Quanto ce si mancat Arcadiusz!” 7
Noi poco ne volevamo per continuare a credere al sogno…e questo è veramente tanto. Grazie assai ragazzi.
(Ovviamente da girare pure a quelli del Crotone…)
Comunque, Forza Napoli. Sempre.
A cura di Vincenzo De Lillo
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