La Var presentata come «la migliore amica» degli arbitri è di sicuro lo slogan più efficace che poteva uscire dal raduno dei fischietti che avranno in custodia il prossimo Mondiale.
La Fifa ha scelto Coverciano per l’ultimo appuntamento prima della Russia. Due settimane di lavoro intenso per affinare la preparazione, fare i test atletici. E soprattutto mettere a punto la macchina della tecnologia. La grande novità (e vittoria, visto l’ok unanime arrivato a marzo dai membri Ifab) voluta e ottenuta dal presidente Gianni Infantino.
Ieri c’era molta attesa per la conferenza stampa, con Pierluigi Collina (capo della Commissione arbitri) a fare gli onori di casa.
Collina e Massimo Busacca (designatore Fifa) hanno illustrato come agirà la Video assistenza in Russia. Non postazioni negli stadi (tipo Italia), ma una central room allestita a Mosca dove stazioneranno i Var, con i tecnici, pronti a rivedere le situazioni controverse.
La comunicazione sarà istantanea. E sul terreno di gioco ci sarà un box con tv dove l’arbitro potrà andare a rivedere l’azione incriminata per poi prendere la decisione finale (spetta sempre a lui).
Per ogni match ci saranno ben 4 Var. Il numero 1 dovrà assumersi le responsabilità maggiori, richiamando il collega al replay di fronte a un presunto chiaro errore.
Il numero 2 seguirà il gioco live quando l’altro Var è impegnato in un controllo.
Il numero 3 sarà un assistente e si occuperà dei possibili fuorigioco, da verificare sempre e spesso in contemporanea al check fatto su un gol oppure un rigore.
Infine è previsto un supervisor che interverrà qualora ci fossa da dirimere un dubbio sull’applicazione corretta del protocollo. O altre questioni (magari incomprensioni linguistiche, anche se si cercherà di creare gruppi omogenei). Molta l’attenzione sull’offside: da segnalare la scelta di aggiungere una telecamera nelle due aree. Sarà posizionata a metà strada tra la linea di porta e i 16 metri. Un modo per avere maggiore copertura nella zona del campo più calda.
La Gazzetta dello Sport