Il Mattino – Sarri si aggrappa a Milik e non solo

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Sarri si aggrappa a Milik

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Si è fatto tutto maledettamente complicato per il Napoli dopo le ultime cinque partite (in casa sofferte vittorie su Genoa e Chievo, fuori tre pareggi), però la fuga della Juve non autorizza a considerare chiusa la lotta scudetto né ad aprire già dibattiti che hanno l’acre sapore dei processi, soprattutto alla vigilia delle notturne contro l’Udinese e la capolista: in cinque giorni 180′ decisivi. Una premessa è doverosa: Sarri e gli azzurri vanno elogiati per quello che hanno mostrato in campo finora, per i risultati e il bel calcio.

E poi, se non vi fossero stati loro, il campionato 2017-2018 sarebbe da tempo in archivio, considerando che i bianconeri hanno 23 punti di vantaggio sulla Roma, l’unica italiana rimasta a battersi nelle coppe. È evidente quanto è accaduto nelle ultime settimane: il Napoli ha ceduto sotto l’aspetto fisico, perché non vi è stata una seppur minima rotazione per far rifiatare gli azzurri più affaticati, e mentale, perché non ha retto quando si è ritrovato nel difficile ruolo di inseguitore. Va anche ricordato che quella di Sarri è stata la prima squadra a cominciare gli allenamenti nella scorsa estate: il 3 luglio era già sul prato di Castel Volturno perché c’era il preliminare Champions da affrontare a metà agosto e questo anticipo della preparazione ha sempre inciso sul rendimento di chi ha dovuto affrontarlo. Fonte: Il Mattino

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